Lo scorso giovedì 21 marzo

Bologna Calcio, la Messa di Zuppi con le giovanili

La liturgia celebrata dall'Arcivescovo a Villa Pallavicini prima della Pasqua

Il Cardinale ha presieduto la liturgia prepasquale a Villa Pallavicini ed ha esortato i giovani atleti ad essere «campioni nel gioco della vita»

«Abbiamo tutti bisogno di quel grande “mister” che si chiama Gesù». Così il cardinale Matteo Zuppi si è rivolto ai membri delle squadre giovanili del Bologna Fc 1909, nel corso dell’omelia della Messa prepasquale celebrata per loro a Villa Pallavicini giovedì 21 marzo. «Dio stesso gioca nella squadra di ognuno di noi – ha proseguito l’Arcivescovo – perché ci vuole campioni in quella sfida che si chiama vita. Perché, che si sia giovani oppure no, si tratta di un gioco nel quale non si smette mai di imparare. Il Vangelo di oggi ci ha ricordato, inoltre, la nostra condizione di figli: tutti diversi e tutti amati. Penso che la Pasqua sia esattamente la lotta fra il bene e il male. A volte sembra quest’ultimo a vincere. Quando viviamo un lutto. Quando vediamo la guerra. Imparate a voler bene agli altri, a servirli. Perchè, alla fine, quella che vince sia la squadra del mondo».

La Messa è stata concelebrata, fra gli altri, anche da don Luciano Luppi, Assistente spirituale della squadra. «Anche quest’anno – ha raccontato don Luppi a margine della celebrazione – l’Arcivescovo ha voluto incontrare questa grande famiglia che è il Bologna calcio. Più in generale, questo appuntamento vuole rappresentare un momento di attenzione della nostra Chiesa diocesana a quei giovani che vivono la bella esperienza dello sport che, soprattutto in un momento storico come questo, si fa argine all’individualismo e alla violenza. Come cristiani siamo chiamati a mettere in condivisione i talenti che ciascuno ha ricevuto e, in questo, lo sport è decisamente una buona palestra. Soprattutto, credo che lo sport rappresenti bene la vita, per tutti composta di grandi e piccole sfide. Senza affrontarle non si diventa grandi: per questo tutti noi, dalla famiglie agli allenatori, vogliamo stare accanto a questi giovani cercando di dar loro speranza e orizzonte».

«La Chiesa di Bologna – ha spiegato don Massimo Vacchetti, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale dello sport, turismo e tempo libero – ha sempre guardato allo sport come ad un elemento importante per la crescita umana delle nuove generazioni, senza contare la sua efficacia nel tenere a debita distanza le cattive abitudini. Lo sport, insomma, è una via propedeutica all’incontro con Cristo e la Messa che celebriamo oggi è un punto di verticalità in quel percorso che portiamo avanti tutto l’anno attraverso l’impegno di tante persone, laiche e consacrate».

Marco Pederzoli

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