Casa circondariale della Dozza

Zuppi: «Sovraffollamento e vita nelle carceri, problemi urgenti da risolvere con umanità»

Le parole dopo la morte di una detenuta giovedì 21 giugno

Una donna detenuta nel carcere bolognese della Dozza è morta giovedì 21 marzo.

Le ipotesi della dinamica e sulla volontarietà o meno del gesto sono al vaglio degli inquirenti. La notizia si è diffusa poco dopo la visita dell’arcivescovo proprio alla Casa circondariale «Rocco D’Amato» alla periferia di Bologna. La vicenda ha colpito il cardinale Matteo Zuppi che, una volta informato, ha espresso vicinanza e preghiera. Interpellato al riguardo ha detto che «quella del sovrafollamento e delle condizioni di vita nelle carceri è un problema urgente da risolvere con umanità. Giustizia, assistenza sanitaria, rieducazione e umanità devono incontrarsi per restituire alla pena quella sua funzione di ricostruzione di una nuova vita, una funzione che pare essersi persa tra sovraffollamento e mancanza di speranza».

 

condividi su