Incontri esistenziali

I cattolici nella società italiana: eclissi o nuova responsabilità?

Una riflessione in Santa Lucia tra Zuppi, Della Loggia, Prosperi e Impagliazzo

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

I cattolici sono ancora presenti nella società e nella politica italiane? E se non lo sono, potrebbero ridiventarlo? Le due domande sono state al centro del partecipato dibattito promosso giovedì 27 ottobre da «Incontri esistenziali» nell’Aula Magna Santa Lucia.

La provocazione nasce da una serie di editoriali pubblicati da Ernesto Galli della Loggia che il direttore del Quotidiano Nazionale, Michele Brambilla ha rimbalzato a Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio e al cardinale Matteo Zuppi.

I cattolici – sostiene Galli della Loggia – sono ormai irrilevanti nella società e nella politica del nostro Paese, «a causa – ha detto – di una crisi di identità della Chiesa attuale, che non sa più leggere i “segni dei tempi” ed è ferma alla lettura conciliare di tipo “irenico-democratico”, carica di ottimismo, mentre oggi la realtà è drammatica». Il presidente di CL Davide Prosperi ha sostenuto che ad una minore incidenza sulle dinamiche politiche, corrisponde da parte dei cattolici italiani una maggiore azione sulla società attraverso il giudizio che le comunità cristiane danno sulla società stessa e le opere che creano per rispondere ai bisogni delle persone. «Per questo – ha detto – è fondamentale l’educazione a un giudizio sulla realtà che preservi dai due estremi dell’irenismo e della rigidità, originati entrambi dalla mancanza di fede».

Marco Impagliazzo, Comunità di Sant’Egidio, ha ricordato che «dopo la fine della Dc non sono finiti i cattolici in politica. E in una società che elimina sempre di più i corpi intermedi, la Chiesa continua ad esserlo, e a “tessere la tela” per riavvicinare le persone, per creare comunità di cui c’è tanto bisogno». Il Cardinale da parte sua ha ricordato che anche quando i cattolici erano davvero “rilevanti”, hanno lasciato insoluti tanti problemi».

La vera questione è «far nascere dalle tante realtà cattoliche che operano nella realtà un progetto politico e la cultura della politica come servizio» «Noi non abbiamo nemici – ha concluso – ma un avversario sì: la politica che persegue solo il proprio interesse, a scapito del bene comune e di quell’amore politico al quale ci richiama papa Francesco». La registrazione integrale dell’incontro è disponibile sul canale YouTube di Incontri esistenziali.

condividi su