La visita del Cardinale e della delegazione bolognese prosegue nella Cattedrale di Mafinga. Nella giornata di venerdì 27 giugno, festa del Sacro Cuore di Gesù e giornata mondiale di santificazione sacerdotale, nella Cattedrale di Mafinga, si sono radunati tutti i sacerdoti della diocesi per concludere con la solenne concelebrazione il primo raduno del presbiterio diocesano, dopo la nascita della diocesi.
La liturgia è molto solenne. La celebrazione è animata da uno dei cinque cori attivi nella Cattedrale di Mafinga: sono presenti anche, con i loro abiti solenni e vistosi, i membri della confraternita del Sacro Cuore e di altre confraternite. Viene eseguita con grande proprietà e partecipazione corale la gregoriana Missa De Angelis.
Il Vescovo Vincent esprime la sua gratitudine al Cardinale Zuppi per questi più di 50 anni di amicizia e di collaborazione: « Riconosciamo la presenza preziosa del Cardinale Zuppi e della delegazione che è venuta da Bologna per la consacrazione della Chiesa di Mapanda, – ha detto mons. Mwagala – ma sopratutto che è venuta a trovare noi, fratelli nella fede che abbiamo camminato insieme da più di 50 anni, a cominciare da quando c’era la diocesi di Iringa e ora da quando è nata questa figlia la diocesi di Mafinga. È stato per noi un momento di grande gioia e vi diciamo grazie perché ci avete donato tante cose» , « la fede, anzitutto, ma anche un luogo nel quale vivere la fede». « Ci avete costruito due bellissime chiese ad Usokami dedicata alla Madonna di Fatima e ora quella di Mafinga, dedicata a San Giovanni Battista. E noi preghiamo per voi e vi chiediamo di continuare a ricordarvi di noi».
In risposta il Cardinale Zuppi si è complimentato per la partecipazione attiva del coro e di tutti i fedeli, una celebrazione – scherza- « più solenne che in Vaticano;» ed esprime la sua gratitudine per la testimonianza della loro fede. «Questi 50 anni – dice – hanno portato la Tanzania nel cuore dei bolognesi ».. La festa giubilare si è conclusa nell’adiacente seminario salesiano dove si è consumato il pranzo festivo. I due vescovi, nella sede diocesana dove ritroviamo le Suore Minime, hanno avuto poi la possibilità di conversare a lungo su quello che sarà il futuro del gemellaggio e delle nuove forme di collaborazione tutte da esplorare tra le due diocesi.