Mercoledì 5 aprile

Messa Crismale

La celebrazione presieduta dall'Arcivescovo in Cattedrale

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Mercoledì 5 aprile in cattedrale l’Arcivescovo ha presieduto la Messa crismale

“Quasi una epifania della Chiesa”: così il rituale delle celebrazioni episcopali definisce la Messa crismale nella quale la comunità dei credenti appare plasticamente come corpo di Cristo organicamente strutturato, che nei vari ministeri e carismi esprime la grazia dello Spirito. Festa del sacerdozio ministeriale all’interno di tutto il popolo sacerdotale che orienta l’attenzione verso il Cristo, il cui nome significa “consacrato per mezzo dell’unzione”.

Anche quest’anno dunque nella imminenza del Triduo pasquale, la Chiesa bolognese si è stretta attorno al suo vescovo, circondato dal presbiterio e dall’ordine diaconale. Erano presenti, in rappresentanza di tutto il popolo cristiano, i presidenti e i membri dei comitati delle zone pastorali, i ministri e i ministranti. “Il rito solenne che celebriamo questa sera – ha affermato il Cardinale – uniti al primato di Papa Francesco che presiede nella carità, alla collegialità tutta e alla sinodalità con tutto il popolo di Dio ci conferma la comunione con quel mistero di grazia che è all’origine della nostra vocazione”. La registrazione dell’omelia è pubblicata integralmente nel nostro canale Yt.

Purtroppo per motivi indipendenti dalla nostra volontà, la diretta ha avuto problemi di trasmissione. Nella processione delle offerte, scortate dai ministranti della diocesi con rami d’ulivo, sono state presentate al Vescovo le anfore contenti gli Oli per la vita sacramentale della diocesi, al canto di un antichissimo inno medievale che viene cantato solo in questa circostanza: L’ulivo, reso fecondo dal sole luminoso, ha prodotto questo olio che ora viene consacrato; e il popolo, adorante, lo offre al Salvatore del mondo.

L’unzione del crisma rinnovi uomini e donne, e la loro dignità ferita ritorni all’antico splendore. Il lavacro del Battesimo cancella tutti i peccati; l’unzione del crisma sulla fronte fa scendere i doni dello Spirito. L’Olio per il sacramento degli infermi è stato presentato da alcuni operatori sanitari e volontari; l’Olio per i riti catecumentali è stato presentato da alcuni catechisti; i diaconi invece hanno portato l’olio per il Sacro Crisma.

Secondo una tradizione antichissima, l’olio degli infermi è stato benedetto all’interno della preghiera eucaristica. Mentre l’olio per i catecumeni e il sacro crisma dopo la comunione. L’olio dei catecumeni rappresenta il dono della fortezza dello Spirito che sostiene i candidati al battesimo nel loro cammino verso la pienezza della fede. Il Sacro Crisma, nel quale il Vescovo effonde sostanze profumate e che consacra soffiando su di esso è utilizzato nel sacramento della Cresima, nelle ordinazioni presbiterali ed episcopali e nella dedicazione delle Chiese e degli altari. Gli Oli benedetti sono stati poi distribuiti alle zone pastorali e di qui alle parrocchie per la vita sacramentale di tutto l’anno.

Vedi l’omelia integrale dell’Arcivescovo

 

La fotogallery a cura di Antonio Minnicelli ed Elisa Bragaglia

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