Nella Messa ricordate le tante persone che hanno perso la vita per strada
È ormai un appuntamento tradizionale per la Comunità di Sant’Egidio e la Chiesa di Bologna la Messa in suffragio di Tancredi e degli altri senza fissa dimora deceduti a causa dell’indigenza. La celebrazione è stata presieduta dall’Arcivescovo domenica scorsa nella basilica dei santi Bartolomeo e Gaetano. Una liturgia raccolta e intime nel cuore della città, dove spesso faticano a vivere per strada tanti fratelli e sorelle.
Il cardinale Zuppi nell’omelia ha detto che «oggi ricordiamo questi nostri fratelli morti per strada, o che hanno vissuto senza un posto “dove poggiare il capo”, forestieri e lasciati senza sufficiente protezione, con lo stesso legame, affetto, commozione di familiari, perché lo sono. Sono i nostri cari. Spesso lo siamo stati per loro proprio in vita e nell’ultimo saluto, perché non c’era più nessun altro. Farlo ci ha permesso di trovare il nostro prossimo e di sperimentare la gioia di esserlo stato. La gratitudine è anzitutto la nostra verso di loro. La speranza che abbiamo vissuto sulla terra, che ci ha unito alla loro storia, ha anticipato lo stesso dono di Dio che essi e noi vivremo».