Anteprima (su invito) giovedì 16 all'Antoniano

Padre Marella: il film

Nei fine settimana del periodo di Natale verrà proiettato in alcuni cinema cittadini

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Giovedì 16 dicembre alle ore 20.30 al Cinema Teatro Antoniano (via Guinizzelli, 3), anteprima del film “La sorpresa. L’eccezionale storia di padre Marella”.

Alla presentazione interverrà anche l’arcivescovo. Il lungometraggio, che ripercorre la vita e le opere del beato Olinto Marella, è prodotto dall’Arcidiocesi di Bologna con il contributo di diversi soggetti pubblici e privati fra i quali la Fondazione Cassa di Risparmio e il Comune. La realizzazione del lungometraggio, con la regia di Otello Cenci, è stata affidata alla produzione esecutiva di Made Officina Creativa e all’Ufficio diocesano della Pastorale sociale e del lavoro, diretto da don Paolo Dall’Olio. All’anteprima saranno presenti i promotori del film, il regista, il cast ed è stato invitato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. La partecipazione alla proiezione dell’anteprima è riservata e su invito. L’incontro avverrà nel rispetto delle normative anticovid.

Il film sarà poi proiettato nelle sale cinematografiche nel periodo natalizio e il pubblico potrà vederlo al Cinema Teatro Antoniano venerdì 17 e sabato 18 dicembre alle ore 18.00, venerdì 24 alle ore 18.00, sabato 25 alle ore 21.00 e domenica 26 alle ore 18.00; al Cinema Verdi di Crevalcore mercoledì 29 alle ore 20.30 e al Cinema Perla sabato 1 e domenica 2 gennaio 2022 alle ore 16.00.

«Si tratta di un progetto nato due anni fa – afferma don Paolo Dall’Olio, direttore dell’Ufficio diocesano della pastorale sociale e del lavoro – con l’intento di far conoscere l’eccezionale storia di Olinto Marella, prete e educatore, la cui personalità ha affascinato la nostra città e tante altre realtà. Il lungometraggio è frutto di un processo di partecipazione nato dall’insieme di molte professionalità unite alle tante persone, bolognesi e non solo, che hanno voluto donare il loro contributo per la realizzazione del film».

«Con questo lungometraggio – afferma il regista Otello Cenci – ho voluto sottolineare la possibilità concreta di incontrare oggi l’umanità di padre Marella. Ci siamo domandati come poter raccogliere l’eredità di quest’uomo che ha segnato Bologna ed ha salvato tantissimi giovani in un periodo storico complesso, affrontando le difficoltà con quello slancio che solo la fede può dare».

Qui il Comunicato stampa

 

Il trailer

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Le foto di scena

La storia del film

Il film su Padre Marella è pronto. Si era già parlato dell’impegno dell’Arcidiocesi di Bologna come promotrice e produttrice di un lungometraggio sul sacerdote di Pellestrina adottato dalla nostra città, simbolo mai dimenticato dell’attenzione ai poveri ed ai ragazzi. Ma ora siamo davvero contenti di annunciare che il film è finalmente pronto per uscire nelle sale della città. Per comprendere la portata del progetto lo ripercorriamo dall’inizio: tutto è cominciato a fine 2019 con l’affidamento della produzione esecutiva a Made Officina Creativa da parte dell’Ufficio diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro. Otello Cenci e Giampiero Pizzol di Made hanno da subito curato lo studio del soggetto, attingendo direttamente dalla biografia di Marella e arrivando alla stesura della sceneggiatura ad inzio 2020. Intanto lo stesso Ufficio ha creato un gruppo di raccolta fondi che coinvolgesse privati, aziende ed enti istituzionali (tra cui Fondazione Cassa di Risparmio e Comune di Bologna) nel contribuire con la Chiesa di Bologna a finanziare il progetto. Un centinaio di soggetti che nel nome di Padre Marella hanno creduto al progetto di realizzare un vero film; ed è stato chiaro, fin da subito, che sarebbe stato possibile solo adottando lo stile partecipativo.

A fine estate 2020 è cominciata la “chiamata alle arti”, casting popolare rivolto a persone provenienti dalla nostra città e da tutta la regione. In tanti hanno risposto e i volontari hanno superato le trecento unità, nessuno è stato rifiutato. In ogni ambito della produzione cinematografica i volontari di tutte le età si sono affiancati ai professionisti: attori, comparse, costumisti, addetti alle musiche, al trucco, alle acconciature, alle scenografie, sotto l’attenta ed appassionata regia di Otello Cenci. Chi per la prima volta si è affacciato al magico mondo del set cinematografico ha portato freschezza ed entusiasmo; chi ha fatto del cinema il suo mestiere ha raccolto la sfida di giocare la sua professionalità in questo progetto – una cinquantina di persone, anche loro di tutte le età.

Quella che, ad inizio riprese, poteva sembrare un’armata brancaleone (e non solo per le mascherine ed i continui tamponi…), è cresciuta, ripresa dopo ripresa, tanto nei processi di produzione quanto nelle relazioni. Al termine delle tre settimane e mezzo di riprese, ad inizio aprile 2021, chi avesse visitato il set non avrebbe notato solo una numerosa troupe cinematografica ma anche una sorta di famiglia, radunata attorno a Padre Marella: pur consapevoli che sotto la lunga barba finta c’era Stefano Abbati, ugualmente sembrava di essere alla Città dei Ragazzi. Un’esperienza intensa ed indimenticabile di partecipazione, grazie alla quale ha preso forma “La Sorpresa. L’eccezionale storia di Padre Marella”. Che cosa ha di eccezionale la storia di Padre Marella e quale sorpresa ci riserva lo spiega Otello Cenci, regista e co-sceneggiatore.

“Padre Marella era un uomo davanti al quale era impossibile rimanere indifferenti. Questo lo si capisce dalle tantissime testimonianze attraverso cui lo abbiamo conosciuto e da cui abbiamo tratto ispirazione per la scrittura del film. In effetti, la sceneggiatura è nata inizialmente, proprio dalla successione dei fatti più incredibili accaduti a quest’uomo, raccontati da quei ragazzini da lui salvati e cresciuti nella difficile situazione di Bologna tra gli anni 30 e 50. Un uomo dal carattere burbero e deciso, ma capace di una gentilezza e generosità uniche. La sua immagine più nota è quella di lui seduto all’angolo di via Orefici, mentre raccoglie le offerte per sostenere le opere di beneficenza, ma forse non tutti sanno che era anche un professore colto che ha insegnato filosofia presso il Liceo Minghetti e il Galvani, ma anche a Rieti, dove incontrò un giovanissimo Indro Montanelli. La sua forza era tutta nella sua fede certa e incrollabile nella positività dell’esistenza, concepita come un dono, un regalo, una sorpresa! E, come diceva lui, una sorpresa è il segno che qualcuno ti vuole bene, perché per pensarla ti deve conoscere e per prepararla deve metterci attenzione e cura. Così, Padre Marella è stato capace di affrontare le tante difficoltà che gli si facevano incontro e di aiutare migliaia di persone a superare le loro. Ecco devo dire di aver avuto la fortuna di fare un film e quindi conoscere, un uomo eccezionale e non un super eroe”.

Siamo convinti che quella che la Chiesa di Bologna fa alla sua città con questo film è una bella sorpresa di Natale. Ma per noi, che contando tutte le persone coinvolte ed invitate alla prima del film, abbiamo superato i seicento inviti, è stata già questa una sorpresa, anche per noi.

don Paolo Dall’Olio,

direttore Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro di Bologna

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