Nell’anno pastorale petroniano, questa terza domenica di Quaresima arriva puntuale a ricordarci un elemento rilevante e significativo della nostra vita ecclesiale: il nostro impegno di speciale fraternità con la Chiesa di Iringa in Tanzanìa e in particolar modo la parrocchia di Usokami, che per la presenza apostolica e il lavoro ammirevole dei nostri sacerdoti, delle discepole di santa Clelia, dei fratelli di Sammartini, può a buon diritto essere qualificata come “bolognese”.
E’ una cristianità che, essendo situata nel cuore dell’Africa, è geograficamente lontana, ma che noi sentiamo a noi vicinissima per l’amore sempre più intenso e operoso che ad essa ci lega, per la gioia di una perfetta comunione che ci fa sperimentare fortemente la “cattolicità” della nostra adesione a Cristo, per la doverosa ansia evangelizzatrice verso tutti gli uomini che questa missione ci aiuta a tener sempre viva.
La realtà di Usokami ci riguarda tutti ed è per le nostre comunità un invito e una sollecitazione permanente a mettersi davvero in ascolto della voce del Signore Gesù, che ci ammonisce ad adoperarci instancabilmente per far conoscere il suo Vangelo di salvezza a tutti gli uomini.
Le belle notizie che ci vengono dalla “nostra” Africa sono un dono prezioso: ravvivano la nostra fede, ci risvegliano a un’esistenza cristiana più coerente, ci incoraggiano a una più intensa appartenenza ecclesiale.
Usokami ha felicemente celebrato l’Anno Santo con l’iniziativa delle missioni popolari, proposta in tutti i suoi diciotto villaggi, che si è rivelata una grande effusione di grazia. Le numerosissime richieste di ricevere il battesimo, i ritorni alla vita di fede, i molti matrimoni regolarizzati, sono i segni percepibili di un’azione dello Spirito Santo nei cuori, la cui effettiva immensa ricchezza è nota solo a Dio.
Il 13 ottobre 2000, dopo anni di lavoro e di attesa, finalmente ha potuto essere consacrata la bella e spaziosa chiesa parrocchiale, che il vescovo ha subito designato come santuario diocesano della Madonna di Fatima.
Ma forse la gioia più grande è stata l’ordinazione presbiterale. di P.Romanus Mihali, il primo figlio di quella comunità credente che arriva al sacerdozio.
Noi ci rallegriamo di tutti questi splendidi traguardi raggiunti e ne ringraziamo al Signore. Al tempo stesso ci sentiamo ancora più determinati a non far mancare il nostro aiuto e la nostra fattiva amicizia.
Per la missione di Usokami oggi si raccolgono le offerte in tutte le chiese della diocesi. Sono certo che la generosità dei bolognesi – anche di voi che siete radunati nella nostra cattedrale – anche quest’anno non si smentirà.