beatificazione di don Giacomo Alberione, madre Maria Domenica Mantovani, padre Marco d’Aviano,

Bologna, Cattedrale

Questa convocazione eucaristica è stata desiderata e promossa da tre famiglie religiose presenti in diocesi, come espressione comune e concorde di lode e di riconoscenza al “Padre della luce”, dal quale proviene “ogni buon regalo e ogni dono perfetto” (cfr. Gc 1,17). Tutte e tre esse dal rito di beatificazione compiuto domenica scorsa, 27 aprile, dal papa Giovanni Paolo II sono state allietate e gratificate: l’ordine dei cappuccini per il Beato Marco d’Aviano, le Piccole Suore della Sacra Famiglia per la Beata Maria Domenica Mantovani, le Figlie di San Paolo per il Beato Giacomo Alberione.

E’ un’iniziativa felice, e anzi esemplare nella sua singolarità senza precedenti: ci ricorda che – se le forme di santità sono varie e varie sono le personalità che arrivano all’esercizio delle virtù cristiane in grado eroico – tutte però sono contrassegnate dall’identica passione per Gesù, unico Signore dei cuori, tutte sono frutto dell’energia trasformante dello Spirito di Pentecoste, tutte manifestano la potenza trascendente del Padre che sa trarre dalla più eterogenea umanità capolavori di soprannaturale bellezza.

“ Vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è il Dio che opera tutto in tutti” (1 Cor 12,4-6): questa intensa e penetrante parola di Paolo nell’odierna assemblea si accende di nuovo fulgore e brilla davanti ai nostri occhi in tutta la sua verità.

Sono tre amici di Dio ugualmente ammirevoli e affascinanti, ma del tutto differenti tra loro per indole, per estrazione sociale, per specifica vocazione all’interno della “nazione santa”. Ma in tutti e tre fa spicco la fede, nella sua natura di “fondamento e radice di ogni giustizia” (come dice il concilio di Trento) e nella sua sorprendente capacità generatrice di valori autentici e provvidenziali: una fede forte e decisa nel Beato Marco d’Aviano, predicatore indomito, suscitatore di coraggio e di generosa abnegazione; una fede che nel Beato Alberione esige imperiosamente di essere annunciata “agli uomini di oggi con i mezzi di oggi”; una fede che per la Beata Maria Domenica Mantovani si fa sùbito principio e stimolo di carità: una carità umile, paziente, interamente votata al servizio degli altri.

Che questa celebrazione di ringraziamento e di gioia si svolga qui, nella cattedrale, sotto la presidenza dell’arcivescovo, sta a significare che l’intera Chiesa di Bologna si compiace e si rallegra di queste tre beatificazioni; e nell’occasione gode di poter manifestare una volta di più a tutte e tre queste famiglie religiose i sentimenti di sincera riconoscenza per la loro testimonianza evangelica in mezzo a noi e per la loro preziosa collaborazione pastorale.

25/04/2003
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