Dedicazione chiesa parrocchiale

            Cari fratelli e sorelle, la Parola di Dio ci ha istruito circa i significati profondi che ha il rito della Dedicazione della Chiesa, che fra poco compiremo.

1.        Iniziamo dalla prima lettura. La comunità di cui essa parla, è la comunità del popolo d'Israele, appena ritornato da un esilio durato settant'anni.

            Ritornati in patria si trovavano di fronte solo rovine. Il tempio distrutto, campagne abbandonate, assenza di autorità politica propria: tutto andava ricostruito.

            Da dove cominciano l'opera di ricostruzione? Avete sentito: dalla lettura, dall'ascolto del Libro in cui è scritta la Legge di Dio. E' da questa attitudine di obbedienza alla Legge del Signore che iniziano.

            «Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signorenon custodisce la città, invano vegliano i suoi custodi». «La legge del Signore» infatti «Ã¨ perfetta, rinfranca l'anima».

            Cari fedeli, stiamo consacrando questo luogo dove voi ogni domenica vi ritrovate per ascoltare la Parola del Signore. Come è accaduto ad Israele ritornato dall'esilio, così deve accadere nella vostra comunità.

            E' l'obbedienza della fede il fondamento di ogni ricostruzione; è la luce della Parola di Dio, che vi è annunciata ogni domenica, a guidare le vostre decisioni quotidiane.

2.        L'apostolo Paolo è ancora più preciso. Questo edificio, che oggi è consacrato, ha avuto bisogno di grandi lavori di restauro. Da dove sono cominciati? Dalle fondamenta, perché – mi è stato detto – esso stava scivolando a valle.

            Tenendo presente tutto questo, riascoltiamo ora l'Apostolo: «come un saggio architetto io ho posto il fondamento…nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo». Facciamo bene attenzione a questo testo meraviglioso.

            S. Paolo, colla predicazione del Vangelo, ha dato origine alla comunità cristiana nella città di Corinto. Egli, pensando a quanto fatto, paragona la sua opera apostolica alla costruzione di un edificio. E come ogni saggio costruttore prima di tutto si preoccupa di salde fondamenta, così l'Apostolo ha costruito la comunità cristiana sulla fede in Gesù Cristo.

            Ciò che è accaduto a questo edificio, deve accadere nella vostra comunità, di cui l'edificio è l'immagine. Se non volete, prima o poi, scivolare a valle: la valle dell'egoismo, dell'avarizia, delle reciproche inimicizie, ponete a fondamento la fede in Gesù Cristo.

            Cari amici, non anteponete nulla e nessuno a Lui. La comunità cristiana, di cui questo edificio è l'immagine, non si costruisce semplicemente sulla condivisione di valori come la pace, la solidarietà o altro. Si costruisce sulla fede in Gesù. Nutrite questa fede con la catechesi: se sarete fondati su Gesù, non scivolerete mai a valle.

3.        Perché la fede in Gesù fonda la comunità cristiana? Ora tocchiamo il significato più profondo di questa celebrazione. Avete sentito nel S. Vangelo, che Gesù dice che il vero tempio è il suo Corpo. Ma come è possibile questo? Come può un corpo essere tempio?

            Gesù parla del suo Corpo risuscitato, il quale colla potenza redentiva che ha in sé attira ogni credente, e fa di noi il luogo da cui sale al Padre la vera adorazione.

            Vedete come è santo questo luogo! Esso è l'immagine visibile di Gesù risorto che stringe a Sé ogni credente, così come le pietre di questo luogo sono strettamente legate fra loro.

            Ogni volta che noi ci troviamo in questo tempio, la Chiesa – l'unione cioè dei credentibattezzati con Gesù e fra di loro – diventa visibile.

            Amate, dunque, questo luogo. Custoditelo nella sua bellezza. Il suo splendore sia come l'espressione dello splendore delle vostre persone. Così sia.

 

06/07/2014
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