Maria, Madre mia e nostra, Madre della speranza, oggi magnifico insieme a Te l’amore di Dio che è luce nel buio, che spalanca il sepolcro della morte e prepara un posto in cielo perché vuole che siamo dove è Lui. Ci ama. Canto con Te, Maria, la gioia degli umili più importanti dei potenti, dell’acqua trasformata in vino buono perché la nostra gioia non abbia fine. Canto con Te l’amore che ci risveglia dal sonno della rassegnazione e libera dall’involucro dell’egoismo che rovina soprattutto l’io. Canto con Te, Maria, la dolce presenza di Gesù che non ci lascia soli, perduti nell’infinito e annullati nel niente ma ci rende importanti perché amati e capaci di amare. Canto con Te, Maria, il Figlio che tu ci doni e che ci permette di vedere in tutto ciò che è umano il riflesso e l’incarnazione della Sua presenza. Canto con Te la grazia di Dio che si è fatto uomo, che non è un’evanescente entità lontana ma corpo e amore vero, quell’amore che rivela la bellezza struggente e infinita della vita. Canto con Te, Maria, l’amore di Gesù che libera dalla paura della vita e ci insegna, invece, ad avere paura del male che tutto distrugge e rende senza significato. Canto con Te, Maria, il deserto che diventa il giardino ogni volta che una persona è salvata dall’abbandono e dalla solitudine.
Maria, Madre della speranza, con te ascolto il grido dell’umanità tutta, confusa e turbata, vittima dei forti che costruiscono le croci e condannano gli innocenti. Maria, piango con te sotto la croce dell’umanità sofferente, della folla che urla la sua stessa condanna, piango il dolore che segna il corpo e la psiche di tanti. Maria, piango per le guerre che distruggono i miei fratelli, che cancellano il mondo che è ogni persona, che causano tutte le povertà e una sofferenza enorme. Piango per chi muore sotto le bombe o perduto nell’immensità del mare o del deserto. Maria, piango per un mondo che non si commuove e non si vergogna, che giudica e non aiuta, che abbatte i ponti e costruisce i muri, che si abitua all’orrore come se non lo riguardasse, che rende complicato aiutare il prossimo e giudica il prossimo come un pericolo, che confida nella guerra e nella forza, che ha paura del dialogo e non ha paura delle armi. Piango con te un mondo ricco che sciupa le risorse e le toglie a chi non ha nulla, che fa crescere nei cuori indifferenza, pregiudizio, razzismo, violenza, rabbia. Piango con Te, o Madre nostra, per il male che rende uguale il falso e il vero, salvare una vita o condannarla, per il fratello dominato dall’istinto che lo porta a sfruttare e ad uccidere suo fratello, che confonde l’amore con il possesso, il dono con la sconfitta.
Maria, Stella del mare, che orienti l’incerta navigazione della vita e la fragile barca del nostro corpo verso il porto ultimo della gloria, Tu sei la Stella che Gesù ha acceso in Cielo, «segno di consolazione e di sicura speranza» (Lumen gentium, 68). O Maria, Madre della speranza, insegnaci a scegliere di amare, a capire che scegliere non significa rinunciare ad altre possibilità, ma è l’unica via per trovare quello che vale e non si perde. I nostri sguardi uniti agli occhi tuoi misericordiosi possano riprendere a guardare il mondo in modo accogliente, benevolo, dialogante, generoso, veramente umano. Insegnaci a costruire comunità che siano la tua casa di amore dove tutti trovano se stessi perché trovano te e il prossimo.
Maria, Stella del mare tempestoso del nostro cuore e del mondo, “spezza i legami agli oppressi, rendi la luce ai ciechi, scaccia da noi ogni male, chiedi per noi ogni bene. Mostrati Madre per tutti, offri la nostra preghiera, Cristo l’accolga benigno, Lui che si è fatto tuo Figlio. Vergine santa fra tutte, dolce Regina del cielo, rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore. Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino, fa’ che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo”. Amen. Amen.
