BOLOGNA – Ripartono in queste settimane alcune attività pastorali nelle parrocchie. Don Pietro Giuseppe Scotti, vicario episcopale per il settore Evangelizzazione e e Don Davide Baraldi, vicario episcopale per il settore laicato, hanno inviato ai sacerdoti e diaconi una lettera con alcune indicazioni pastorali.
Ecco il testo della lettera oppure scarica qui il documento il Pdf:
INDICAZIONI DIOCESANE PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ PASTORALI
La Chiesa vive nella storia e si incarna nelle vicende mantenendo sempre vivo il proprio compito di annuncio del Vangelo di Cristo agli uomini. Anche in questo tempo è chiamata all’evangelizzazione e alla testimonianza dentro alla pandemia, consapevole della necessità di mettere in atto un discernimento con prudente sapienza e con generosa creatività.
Per questo sentiamo vera e particolarmente attuale la frase di Papa Francesco:
All’inizio di questo anno pastorale ritorna spesso nei nostri discorsi l’esigenza di «ripartire»: ripartire nel contesto lavorativo, ripartire con l’insegnamento scolastico in presenza, ripartire nell’annunciare la Parola e vivere la carità. Tanti suggerimenti di carattere spirituale ci hanno aiutati in questo periodo e ora sentiamo importante offrire alcune indicazioni concrete per l’avvio delle attività pastorali.
1. IL GIORNO DEL SIGNORE E LA MESSA DOMENICALE
Nella celebrazione domenicale dell’Eucaristia prosegue l’attenzione alle normative date dalle autorità sanitarie. La santificazione del Giorno del Signore che trova nella Messa domenicale il suo apice, si esprime anche con altri elementi: la preghiera personale e famigliare, la carità, la festa, il risposo… Anche quando fossimo impediti a partecipare alla Messa siamo invitati a osservare lo stesso il precetto festivo nelle altre sue espressioni.
Richiamare l’importanza della Messa domenicale riguarda il vivere nella comunità convocata l’incontro con il Signore Risorto, nutrimento per la nostra vita. Il rispetto delle necessarie esigenze sanitarie non ci rinchiude dentro le formalità da adempiere, ma ci invita a dare attenzione e valore ai momenti che viviamo nella celebrazione.
Per le celebrazioni a cui partecipano prevalentemente i bambini della catechesi si può tenere conto di diverse opportunità: invitare i bambini a distribuirsi in altre messe oppure stabilire altre celebrazioni eucaristiche nella domenica.
Nell’ambito di una riscoperta della dimensione famigliare della preghiera si può accompagnare la preghiera in famiglia con gli appositi sussidi, come è stato fatto anche nei mesi scorsi (hiips://liturgia.chiesadibologna.it/).
2. CATECHESI
Prosegue la proposta dei diversi itinerari di catechesi, da attuare in modalità e tempi che tengano presenti le vigenti indicazioni sanitarie. Sarà importare curare opportuni momenti di dialogo e di relazione con i bambini e i genitori che incontreremo.
Rispetto alle disposizioni tecniche rimandiamo alle Linee orientative per la ripresa dei percorsi educativi per minori redatte dall’Ufficio per i problemi giuridici della CEI (1 settembre 2020, hiips://giuridico.chiesacattolica.it/linee-orientative-per-la-ripresa-della-catechesi/), insieme alle quali è riportata la modulistica necessaria per stabilire un patto di reciproca collaborazione tra parrocchie e famiglie per il rispetto delle norme di comportamento anti-Covid. La modulistica consiste in:
1) scheda di iscrizione ai percorsi di catechesi
2) informativa e consenso privacy
3) informazioni particolari
4) patto di corresponsabilità tra parrocchia e famiglie.
3. SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA: PRIME COMUNIONI E CRESIME
Nell’elaborazione dei percorsi verso i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, ciascun gruppo di catechisti potrà considerare che «preparare» alla celebrazione di un sacramento significhi certamente «parlarne prima», ma anche «ritornarci sopra dopo, a partire dall’esperienza vissuta», per cogliere lo stretto nesso tra fede e vita.
Rispetto alla celebrazione delle Cresime sono già state date indicazioni nella comunicazione del Vicario Generale in data 29 luglio 2020. La Cresima è conferita dal Vescovo e se non fosse possibile l’Arcivescovo ne dà facoltà ai Vicari Generali ed Episcopali; qualora anche questi non potessero si potrà ricorrere ai Vicari Pastorali all’interno del loro Vicariato, ma non nella loro parrocchia. Si desidera così conservare il segno dell’Apostolo (inviato) e del radicamento della singola comunità nella Diocesi. Si ricorda inoltre che se il numero dei cresimandi fosse elevato le celebrazioni possono essere più di una nella singola parrocchia (o nella stessa giornata o in giornate diverse) e ci si regolerà di conseguenza, coordinandosi sempre con la Segreteria Generale a cui comunicare le richieste e con cui fissare le date e gli orari.
Il rispetto delle regole sanitarie prevede l’uso della mascherina anche durante la Cresima; l’unzione avvenga utilizzando per ciascun cresimando un batuffolo di cotone, che il ministro tiene tra il pollice e l’indice mentre impone la mano sul capo del cresimando e gli unge la fronte. Si prepari quindi un vassoio con i singoli batuffoli da utilizzare, in numero sufficiente per le crismazioni, e il vasetto del Crisma in cui il ministro intingerà il batuffolo e un recipiente idoneo per raccogliere quelli utilizzati. Durante la crismazione il padrino/la madrina (o uno dei genitori) si affianca al cresimando per il suo compito di presentazione.
L’Ufficio Catechistico Diocesano ha predisposto alcune tracce per i catechisti per elaborare itinerari in preparazione alla Cresima (hiips://catechistico.chiesadibologna.it/).
4. ATTIVITÀ GIOVANILI
Questa ripartenza ci deve trovare disposti a spendere tempo per una nuova modalità di attenzione ai ragazzi e ai giovani, mirando a iniziative che abbiano prima di tutto a cuore la relazione, soprattutto personale, oltre che di gruppo. L’incontrarsi, ancora limitato da norme stringenti, non si può improvvisare o lasciare al caso; è opportuno dedicare tempo a una verifica della pastorale giovanile che proponiamo nelle comunità, e a una progettazione snella e chiara negli obiettivi, che privilegi il dialogo sul vissuto di questi mesi, che lavori sulle relazioni, e che doni elementi per un attenzione responsabile alla propria vita e al mondo che ci circonda, alla luce del Vangelo. A breve presenteremo come Pastorale Giovanile un piccolo sussidio, soprattutto per la fascia adolescenti. È utile anche una riflessione sui nostri spazi di accoglienza dei ragazzi e dei giovani, che, sfruttando la necessità di renderli «sicuri» in questa fase di pandemia, verifichi anche l’«abitabilità» spirituale e morale degli stessi. Rispetto alle disposizioni tecniche rimandiamo alle Linee orientative per la ripresa dei percorsi educativi per minori redatte dall’Ufficio per i problemi giuridici della CEI (1 settembre 2020, hiips://giuridico.chiesacattolica.it/linee-orientative-per-la-ripresa-della-catechesi/).
5. ATTIVITÀ DI ORATORIO E CORTILE
Il cortile rappresenta l’aspetto più informale e di spazio libero tipico dell’Oratorio, è obbligatorio garantire la presenza di una figura adulta per il presidio dell’intero spazio (almeno una per gli spazi interni e almeno una per gli spazi esterni) sia per l’aspetto educativo, quanto per il controllo dell’ottemperanza delle misure anti-contagio. Ricordiamo che a educare non sono i meri spazi, ma le persone che li abitano con un certo stile. Ricordiamo che le parrocchie sono enti privati, e pertanto cortili e parchi degli oratori non sono spazi pubblici, e qualsiasi cosa accada all’interno del perimetro rimane sotto la diretta responsabilità del parroco, come legale rappresentante dell’Ente parrocchia. Nel caso in cui si decidesse l’apertura degli spazi per momenti di accoglienza informale siano chiari:
- gli orari di apertura e di chiusura e siano rispettati
- il luogo di accesso e di uscita con gel igienizzante a disposizione
- si chieda all’ingresso nome e cognome, per tenere traccia in un diario giornaliero delle presenze, per fornire tali informazioni all’Autorità Sanitaria competente, in caso di comprovato contagio
- la figura adulta responsabile sia per gli spazi esterni, che per gli spazi interni
- le regole di convivenza nello spazio dell’Oratorio (disposizioni sanitarie e quali giochi si possono fare e quali no), attraverso cartellonistica adeguata.
Per quanto possibile sarà fondamentale evitare assembramenti, e sorvegliare che vengano rispettati distanziamento, mascherine e igienizzazione di mani e di oggetti utilizzati per le attività. Ricordiamo che da DPCM dell’11 giugno 2020, è possibile la realizzazione di sagre e feste di Oratorio (seguendo le linee guida e protocolli adeguati di riferimento) dal 15 giugno, mentre dal 25 giugno sono possibili anche gli sport di contatto. Non sono ammesse le attività per le quali non è possibile garantire puntuale e accurata sanificazione dei materiali e/o distanza minima di 1 metro o per le quali sono previsti espressi divieti da parte di disposizioni nazionali/regionali. Tra queste, a titolo esemplificativo, è vietato: gioco delle carte, giochi da tavolo, biliardino (calciobalilla), giochi di ruolo, ecc.
Vi ringraziamo per il vostro lavoro e, incoraggiandovi, vi auguriamo buona ripresa dell’anno pastorale.