GERUSALEMME – L’intervista ad Andrea De Domenico, capo dell’ufficio OCHA per il coordinamento degli Affari umanitari dell’ONU per i Territori palestinesi occupati
«ll rapporto sull’infanzia è un rapporto del segretario generale delle Nazioni Unite che in consultazione con l’ufficio del sottosegretario generale per la Convenzione dei diritti dei bambini nei conflitti armati decide se uno Stato membro o un gruppo armato o l’esercito di uno Stato membro della convenzione ha violato le sei violazioni principali. Per la la prima volta l’IDF è stata inclusa in questa lista nera, purtroppo una conferma che quello che hanno fatto, e il modo in cui hanno gestito la guerra finora non ha protetto i bambini».
«Non credo che ci siano spiragli di pace. Si gioca ancora su questa demonizzazione dell’avversario, da una parte e dall’altra. L’accordo messo sul tavolo in questi giorni non prevede un cessate il fuoco permanente. Qual è l’interesse per Hamas? Viene chiesta la liberazione degli ostaggi per poi riprendere tutto senza gli ostaggi». «Il mio impegno qui tutti i giorni è di continuare a mantenere un po’ di speranza ma in un sistema che ha deciso che l’assistenza umanitaria va facilitata solo quel minimo per poter dire al mondo “abbiamo aiutato” ma che in realtà non risolve i drammi quotidiani dei delle bambini, delle donne, degli anziani e dei disabili».
«A Gaza in questi giorni non si trova nessun strumento per disabili, dalle stampelle alle carrozzine. Queste persone restano distese in una tenda, in un materasso a 40 e non hanno nulla. Non c’è modo per aiutarli. Noi ci battiamo per riuscire ad espandere la nostra capacità di rispondere ai bisogni della gente con mille difficoltà e mille manipolazioni politiche che non hanno nulla a che fare con l’umanità che dovremmo rappresentare».