Domenica 21 agosto

Il Cardinale ha aperto il Meeting di Rimini

In mattinata la Messa di inaugurazione seguita dall'intervista con Bernhard Scholz, presidente della Fondazione

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L’Arcivescovo ha presieduto la Messa inaugurale dell’annuale appuntamento organizzato da C&L ed è stato intervistato da Bernhard Scholz, presidente della Fondazione

Doppio appuntamento al Meeting di Rimini per il cardinale Zuppi che ha presieduto, domenica mattina, la Messa di apertura e nel pomeriggio ha tenuto una conversazione con Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia dei popoli.

«Quanto è vero che non si può avere Dio per Padre se non abbiamo la Chiesa come madre – ha detto il cardinale all’omelia della Messa -. E la Chiesa non è un’entità impalpabile, astratta, diafana ma assume i tratti, umani e spirituali, della nostra esperienza, della carne, del carisma di questa chiamata che ci fa riconoscere il dono che siamo. Lasciamoci allattare da questa Madre che è la Chiesa».

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il cardinale ha affermato che la politica non deve essere convenienza o piccolo interesse, ma «amore politico». In una attualità segnata ancora dalle conseguenze della pandemia e della guerra, le preoccupazioni espresse dal presidente della Cei sono «per l’educazione, per il lavoro, per la pace, per la famiglia, per il Terzo Settore». Esso, ha poi precisato, “interessa tanto la Chiesa perché è il frutto della passione per l’umano che interpreta tante sofferenze e tanti desideri. Per questo è un interlocutore, importante e decisivo per le Istituzioni presenti e future». «La passione per l’altro ci fa capire chi siamo», ha detto ancora l’Arcivescovo nell’incontro del pomeriggio. «L’individualismo invece di renderci più forti, ci rende deboli, e ci riempie di paure: che sono sempre di più e nascono da un “io” isolato».

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