Un presepio pop e tradizionale

Il Presepio di Palazzo Comunale

Coloratissime opere di Wolfango con un occhio alla tradizione bolognese

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BOLOGNA – Un presepio pop, straordinariamente ricco di colori, ma allo stesso tempo tradizionale: il cortile d’onore di Palazzo Comunale ospita quest’anno per le feste natalizie un presepio ispirato alle opere di Wolfango, il celebre artista bolognese.

Padre Michele Casali chiese a Wolfango di realizzare delle opere grafiche ispirate alle statue presepiali da lui realizzate, grafiche che grazie alla manualità di Riccardo Pazzaglia, maestro burattinaio, sono la base dell’allestimento ideato dalla figlia di Wolfango, Alighiera Peretti Poggi.

Sabato sera il Cardinale Zuppi ha benedetto il presepio di Palazzo alla presenza del Sindaco Matteo Lepore.

Alle immagini così originali e colorate non mancano gli elementi della tradizione bolognese: la Madonna ritratta in atteggiamento protettivo nei confronti del neonato, la meravajja, il personaggio che impersona lo stupore per il grande evento dell’ingresso nel mondo del Figlio di Dio; e al durmión, il pastore che addormentato che si perde il meglio della storia, ma che può comunque contare sulla salvezza che Gesù viene realizza per tutti.

“Al di là della fede di ognuno, afferma il Cardinale, il presepio è una presenza importante. Nel grigiore delle nostre paure in mezzo a questa pandemia, questo presepio così colorato ci aiuta a elevare lo spirito, guardano all’umile nascita di Gesù”.

Una breve passeggiata fino a Piazza Re Enzo per assistere all’accensione dell’albero di Natale: un abete di 22 metri, proveniente da Lizzano in Belvedere. La pianta avrebbe dovuto essere abbattuta perché cresciuto in una posizione pericolante che minacciava la strada.

Mentre qualcuno in Europa voleva imporre un linguaggio cosiddetto inclusivo che, guarda caso, escludeva il Natale, il Cardinale non ha dubbi: “Ma il Natale è inclusivo – dice – ed è inclusivo perché è Natale! Perché è questo mistero di Dio che scende tra gli uomini! Non siamo inclusivi se escludiamo il Natale! Siamo inclusivi se viviamo davvero il Natale! Del presepio mi piace il fatto che stia nel Palazzo del Comune e che sia anche quello tradizionale bolognese con tutti i personaggi tipici, compreso il dormiglione, reinterpretato da quella fantasia straordinaria che era di Wolfango… beh penso che sia un invito a vivere con i sentimenti della città e con l’arte, la capacità di immaginazione. E poi anche l’albero di Natale che ci aiuta anche a ricordare quanto dobbiamo difendere quella natura che il Creatore ci affida“.

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