anniversari

 Il ricordo di Luigi Pedrazzi a 5 anni dalla scomparsa

L’Associazione Rosa Bianca propone «Bologna città del dialogo» nel nome dell'intellettuale scomparso

L’ Associazione Rosa Bianca ricorda l’intellettuale cattolico, a 5 anni dalla scomparsa e fa una proposta: «Bologna città del dialogo, nel nome di Luigi Pedrazzi»

“Mi raccomando portate le calze per la figlia del pope” implorava Luigi Pedrazzi nel 1989 ai partecipanti allo scambio culturale con le città di  Kiev-Mosca-Leningrado. Attento osservatore del rapido cambiamento dovuto al crollo dei regimi dell’Est, Luigi Pedrazzi diede vita , in quegli anni,  all’associazione “Icona” impegnata nel dialogo cattolico-ortodosso.

E’ una delle numerose iniziative  create dal basso da Pedrazzi, come è stato più volte sottolineato nel recente incontro online, promosso dall’Associazione ” Rosa Bianca” a 5 anni dalla scomparsa dell’intellettuale cattolico bolognese. Si moltiplicano i ricordi e le riflessioni dei partecipanti, da don Giovanni Nicolini: “Ha sempre incoraggiato una laicità che non poteva non essere accogliente dell’annuncio cristiano” a don  Francesco Scimè: ” Aveva la virtù della carità con le persone più povere e il dono di ascoltare molto e dialogare con tutti”. Per Grazia Villa: ”E’ stato un fratello esigente che, come Rosa Bianca, ci ha sempre stimolato. ‘Pensare mondiale, conoscere nazionale, agire locale’ era il suo motto. Nella Lega Democratica rappresentava la terza via, più movimentista, fra Scoppola ed Ardigò”. E Fulvio De Giorgi riflette sull’ultimo dono di Pedrazzi .” Nel 2008, 50 anni dopo l’elezione al soglio pontificio di Angelo Roncalli, diede vita ad una raccolta di materiali -riflessioni, testimonianze, letture- inviati a centinaia di amici che battezzò ’Il nostro 58’, significativamente pubblicati in una coedizione Claudiana-Mulino e introdotti dalla moderatora della Tavola valdese Maria Bonafede”.

La docente di storia della pedagogia Daria Gabusi ripercorre l’interesse di Pedrazzi per le politiche scolastiche perché, diceva “la scuola è il problema principale della società”. E Fabio Caneri e Giovanni Ballarini hanno sottolineato il legame che aveva con don Giuseppe Dossetti. Era affascinato dalla sua personalità e dalla sua esperienza politica ed ecclesiale. Famosa la frase di Dossetti che, nel 1956, rivolgendosi agli intellettuali de “Il Mulino”  lo volle con sé, nell’avventura contro il sindaco Dozza, in consiglio comunale: ”Sceglierei il Pedrazzino”. Ed è all’insegna dello slogan “Mai più Dozza contro Dossetti” che, anticipando l’Ulivo, si ritrovò vicesindaco di Bologna nella giunta guidata da Walter Vitali nel 1995. Intensa anche la sua attività pubblicistica. Nel 1975 fonda, insieme ad Ermanno Gorrieri il quotidiano ‘Il Foglio’ che rompe per la prima volta il monopolio del ‘Resto del Carlino’. Ma ha diretto ed animato la redazione della rivista “Scuola & Professione” ha scritto per anni anche su Il Giorno, il Messaggero, il Mattino, Avvenire,  il Domani di Bologna. E’ stato anche coordinatore responsabile di Bologna Sette, l’inserto domenicale di Avvenire.

Il 25 giugno 2014 la città di Bologna gli ha conferito l’Archiginnasio d’Oro, il più importante riconoscimento cittadino.  Nella motivazione ufficiale è scritto, fra l’altro:” la sua statura intellettuale e morale, unita a una singolare modestia nello stile di vita, ad un grande disinteresse personale, ad una rara capacità di ascolto e servizio, è stata e sarà un punto di riferimento per  tutti i cittadini e le cittadine di Bologna”.  La “ vita straordinaria di Pedrazzi- come ha sottolineato Romano Prodi nella prolusione all’Archiginnasio d’oro- ben interpreta gli ideali di questa città, profondamente permeata dello spirito di libertà che con tanta forza è richiamato nel suo gonfalone”. Negli ultimi anni Pedrazzi ha auspicato per Bologna un ruolo di promozione di iniziative internazionali di solidarietà e di promozione di relazioni. Forse è venuta l’ora di accontentare Pedrazzi, per rendere concreta la sua visione profetica che sempre ha espresso fiducia in ogni uomo.

Giorgio Tonelli

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