Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio

Inaugurato in Comune il Presepio della Speranza

L’Arcivescovo e il sindaco hanno inaugurato l’allestimento di Giovanni Buonfiglioli

BOLOGNA – Oggi, terza domenica d’Avvento, è anche la festa di Santa Lucia, giorno che i bolognesi dedicano da sempre alla costruzione del presepio in famiglia. Nel Cortile d’Onore del Comune di Bologna è stato inaugurato ieri dal cardinale Matteo Zuppi e dal sindaco Virginio Merola il presepio che Giovanni Buonfiglioli ha realizzato appositamente per questo Natale 2020: un presepio in tutto classico, che però ci interroga.

Sono presenti, a grandezza naturale, la Santa Famiglia, una pastorella in rappresentanza di tutti gli uomini con i loro lavori e le loro condizioni, un agnello a ricordare e profetizzare il mistero del sacrificio pasquale, il bue e l’asino, animali simbolici rappresentanti degli Ebrei di ogni tempo, obbedienti al giogo della Legge, e dei non ebrei, privi della rivelazione e perciò gementi sotto il giogo dell’idolatria.

Davanti ad essi, ecco un Gesù Bambino addormentato sulla paglia della mangiatoia, con una vestina bianca che ricorda le fasce dell’annuncio dell’angelo ai pastori: “troverete un bambino avvolto in fasce adagiato su una mangiatoia” (Luca 2,12). E proprio questo sonno è la cifra del nostro presepio e ci rimanda a due “sonni”.

Il primo e quello di cui parla il vangelo di Matteo (8, 23-27), quando Gesù dormiva nella barca squassata dalla tempesta sul lago di Tiberidade, e i discepoli lo destano angosciati: “siamo perduti!”. Destatosi, Gesù rimprovera la loro poca fede, e subito placa la tempesta, che tanto assomiglia ai nostri tempi, e “si fece una grande bonaccia”, dimostrando di comandare e soggiogare le potenze della natura, salvando la barca che è immagine della Chiesa. L’altro sonno, è quello del neonato Gesù, che apparve a Greccio sulla mangiatoia davanti a Francesco che aveva predicato alla Messa della Notte: Francesco lo destò con i suoi baci, come aveva destato Gesù, addormentato, perché dimenticato, nel cuore degli uomini.

Questi sonni ci interrogano, perché Gesù si desta per l’implorazione dei discepoli e per l’amore appassionato di san Francesco, che diventano esemplari per noi. Ecco allora che il presepio di Giovanni Buonfiglioli è “Il Presepio della Speranza”, perché ci indica una via nel mare agitato di questi tempi, e un atteggiamento di amore da assumere come usuale.

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