Le iniziative in occasione della ricorrenza del Patrono della città e della diocesi
Venerdì 4 ottobre nella Basilica di San Petronio l’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi ha celebrato la Messa nel giorno della Festa di San Petronio, Patrono della Città e della Diocesi, e alle ore 18.30 in Piazza Maggiore ha guidato la processione con le reliquie del Santo. Al termine l’Arcivescovo ha impartito la benedizione alla Città dal sagrato della Basilica. L’Arcivescovo e il Sindaco sono entrati poi attraverso una porta allestita sul sagrato della Basilica che simbolicamente richiama la Porta Santa come passo verso il Giubileo 2025 ed hanno un braciere con alcuni atleti olimpici per rinnovare i valori di pace e speranza.
«San Petronio – ha detto l’Arcivescovo in un passaggio dell’omelia – continua a farci vedere Bologna stretta al suo grembo insegnandoci a volerle bene e a proteggerla, riconoscendo i tanti luoghi di povertà, sofferenza e solitudine nascosti nelle case e anche nei cuori delle persone. A tutti è chiesto di non vedere la città da estranei, ma sempre come la propria casa. Paura e violenza fanno pensare il contrario, ma l’attenzione ce la fa ritrovare: la città cambia se ciascuno inizia a cambiare».
Scarica il testo integrale dell’omelia dell’Arcivescovo per la festa di San Petronio.
Dalle ore 14.00 in Piazza si è svolta l’animazione con giochi, musica e spettacoli proposti dalla Federazione Italiana Scuole Materne (Fism) nel 50º anniversario della fondazione. Alle ore 16.00 in Basilica sono stati celebrati i Vespri animati dalla Cappella Musicale di San Petronio e alle ore 19.00 in Piazza si sono esibite le “Verdi Note”. Alle ore 20.30 si è svolto il concerto di Edoardo Bennato mentre alle ore 23.00 lo spettacolo pirotecnico conclusivo. Il programma della Festa è a cura dal Comitato per le Manifestazioni Petroniane.
«Le celebrazioni in onore del Patrono anche quest’anno – afferma Mons. Giovanni Silvagni, Vicario Generale per l’Amministrazione – sono la conferma di una collaborazione fra la Chiesa e la Città di Bologna, perché San Petronio è al contempo Vescovo della Diocesi e Protettore della Città. Rinnoviamo questa alleanza e sintonia fra le diverse componenti della società guardando al prossimo Giubileo, che ha per tema la speranza della quale abbiamo particolarmente bisogno in questo momento storico».
Al termine della Messa, una processione ha percorso un giro di Piazza Maggiore. Infine è stata accesa una fiamma come segno di pace.