Domenica la Messa di saluto

Le Clarisse lasciano il Monastero della Santa

Le religiose lasceranno la comunità dopo la sospensione del monastero decisa dalla Federazione di Veneto ed Emilia-Romagna

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Durante la celebrazione le religiose che lasceranno il Monastero si sono congedate con un ringraziamento e una preghiera

Una celebrazione dal sapore dolce/amaro: la messa presieduta dal Cardinale Zuppi, nel momento in cui le monache Clarisse sospendono la loro presenza nel Monastero fondato da Santa Caterina da Bologna.

Il sapore dolce di una assemblea veramente numerosa che ha testimoniato in modo molto concreto l’affetto e la gratitudine di Bologna per le sorelle della Santa, che hanno vissuto con fedeltà e dedizione la vita claustrale, rendendo al vivo la testimonianza di Santa Caterina.

Il sapore amaro di una partenza, che ci spera non essere definitiva: la presenza di solo quattro sorelle rende infatti impossibile la conduzione di una vita regolare nel monastero, per assicurare a tutte di poter vivere pienamente i momenti di preghiera, di servizio e di fraternità, come prescrive la regola di Chiara d’Assisi. Il monastero del Corpus Domini, dunque, per decisione della Federazione delle Clarisse di Emilia-Romagna e Veneto è al momento sospeso, non soppresso, come viene più volte assicurato durante la celebrazione, nella speranza che si creino in futuro le condizioni di una ripresa della comunità.

Numerosi sacerdoti diocesani e religiosi hanno concelebrato con l’Arcivescovo: accanto a lui il rettore del Santuario, padre Antonio Peres Camares con il superiore provinciale dei Missionari Identes che continueranno a custodire il Santuario, a rendere possibile l’accesso alla Cappella della Santa e a conservare il monastero per le Clarisse.

Erano presenti anche molte religiose di diverse congregazioni e istituti che hanno sostenuto il canto liturgico e che hanno voluto manifestare la gratitudine e la comunione alle sorelle in partenza, tramite Suor Chiara Cavazza, direttrice dell’Ufficio diocesano della vita consacrata.

Sono certo – ha detto il Cardinale all’omelia, la cui registrazione è disponibile nel nostro canale Yt – che il Signore non farà mancare i segni della sua presenza. Crediamo troppo poco nella Provvidenza e Santa Caterina ce lo ricorda anche con il suo coraggio e certamente ispirerà scelte coraggiose per pensare e riprendere la presenza qui.

A nome delle Sorelle in partenza, suor Gisella ha preso la parola al termine della celebrazione, in un commosso ringraziamento, anch’esso integralmente disponibile nel nostro canale: Ci è chiesto un sacrificio grande in questo momento  e solo uniti al Signore comprendiamo il valore profondo del sacrificio vissuto per amore.

Molti dei presenti hanno voluto testimoniare con un abbraccio commosso l’affetto e la gratitudine per le monache clarisse, con la speranza che la Casa di Santa Caterina possa presto rianimarsi con la preghiera e la vita fraterna delle sue sorelle. 

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