Bologna

Le suore straniere studiano il medioevo bolognese

Visita al museo civico medievale di Bologna

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Bologna – Proseguono le uscite culturali del gruppo di religiose di origine straniera presenti a Bologna. recentemente in visita al museo civico medievale, ospitato nelle sale di Palazzo Ghislardi-Fava, nel cuore del centro storico, edificio rinascimentale che contiene frammenti murari risalenti all’antica rocca imperiale bolognese, testimonianza della stratificazione di secoli che caratterizza il centro cittadino.

L’iniziativa è promossa dagli uffici diocesani per la vita consacrata e migrantes. Il primo incontro al museo è con le preziose strutture sepolcrali dedicate ai primi maestri dell’Ateneo bolognese, un vero e proprio manifesto della dignità attribuita allo Studium e all’influenza che questo ha avuto nei secoli anche per l’economia e lo sviluppo della città.

La statua dorata di Bonifacio VIII, che Dante Alighieri riuscì con un escamotage letterario a relegare all’inferno anche se era ancora in vita: un immagine inquietante e affascinante al tempo stesso che rappresenta il potere della Chiesa che ha segnato profondamente la vita di Bologna e del suo territorio, ma anche il trecentesco piviale proveniente dal Convento di San Domenico, con i ricami che sembrano quasi miniature secondo lo stile dell’opus anglicanorum con scene della vita di Cristo.

Interessante la collezione degli antichi libri corali provenienti dalla Chiese della città che servivano alla celebrazione liturgica e che spesso erano capolavori dell’arte degli amanuensi e miniatori che venivano sponsorizzati da corporazioni e da famiglie abbienti e offerti alla Chiesa.

La visita ha dato anche la possibilità di accedere alla mostra temporanea dedicata a Lippo di Dalmaso, aperta al museo civico medievale fino al 17 marzo. Il pittore bolognese nato nel 1353, nipote di Simone dei crocifissi, celebre per le sue Madonne, che mostrano la sua conoscenza dell’arte toscana del periodo, ma che cerca la via tutta bolognese di un’ esaltazione dell’umanità e dei sentimenti.

Al termine della visita il gruppo di, religiose di congregazioni diverse, si è salutato con l’intenzione di proseguire questo viaggio alla scoperta di Bologna, della sua storia, dei suoi santi e della sua cultura.

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