Nell'80º anniversario

Monte Sole, il pellegrinaggio e la Messa presieduta dall’Arcivescovo

Il Cardinale ha anche benedetto il luogo del martirio del Beato Giovanni Fornasini

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Le parole del cardinale Matteo Zuppi sui luoghi dell’eccidio

«Risaliamo a Monte Sole. Questo luogo, santuario delle vittime, di tanti nuovi martiri, ci aiuta a capire il mondo, a non avere paura di perdere la vita per trovarla. Qui, in questa terra di tenebre e di luce, siamo aiutati a scegliere, a resistere al male, a non vivere tiepidamente e in modo mediocre, a camminare insieme e a farlo finché c’è tempo, proprio in nome loro e di quel popolo immenso con la veste bianca che ha attraversato la grande tribolazione».

Sono le parole dell’Arcivescovo che hanno aperto l’omelia della Messa celebrata nei ruderi della Chiesa di San Martino di Caprara domenica pomeriggio in occasione del Pellegrinaggio diocesano in ricordo dell’80° anniversario degli eccidi di Monte Sole. Un ricordo del passato che è insegnamento per il presente. «Non smettiamo di comprendere il loro testamento – ha detto ancora il cardinale Zuppi -, per unirci in comunione spirituale e umana con loro e con quanti vivono, oggi, la stessa violenza. Affrontiamo il buio terribile del Venerdì Santo, perché è nella notte che si attende l’aurora ed è nella notte che c’è bisogno di sentinelle che resistono e fanno resistere alla logica del male, quella che arma le mani e i cuori, dal coltellino agli spietati e micidiali ordigni.

Da qui sentiamo decisivo, per noi personalmente e per tutti, l’impegno spirituale e civile di amare il bene unico della pace, fine che arriva sempre troppo tardi in ogni strage, in quell’unica strage sempre inutile che è la guerra». All’inizio della celebrazione è stato trasmesso un audiomessaggio del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini che ha ricordato come anche nella strage di Monte Sole, come in tutte le guerre, si è perso il senso dell’umano. Alle Messa erano presenti le autorità civili e militari, il sindaco di Marzabotto e un assessore di Grizzana Morandi, i parenti delle vittime di Monte Sole, tanti sacerdoti legati al ricordo di questi luoghi tra i quali i due Vicari Generali della diocesi, il parroco di Marzabotto, don Gianluca Busi e quello di Boves don Bruno Mondino, don Angelo Baldassarri che ha promosso e organizzato per la diocesi quest’anno di celebrazioni a Monte Sole, e i fratelli e le sorelle della Piccola Famiglia dell’Annunziata.

La celebrazione è stata preceduta dalla lettura delle testimonianze dei superstiti che, nel corso di questi 80 anni, hanno raccontato le loro drammatiche esperienze ed espresso la ferocia che ha investito le loro storie personali e le storie delle loro comunità. Sull’altare la pisside colpita dai proiettili ritrovata nella chiesa di Santa Maria Assunta di Casaglia. Al termine alcuni parenti delle vittime degli eccidi hanno donato ad alcuni rappresentanti di paesi in situazioni di guerra un’opera in legno d’ulivo scolpita dagli artigiani di Betlemme che rappresenta una colomba di pace che esce dalla pisside martoriata, simbolo di questa tragedia. Una processione ha preceduto la benedizione alla lapide che ricorda il luogo del martirio del Beato don Giovanni Fornasini sul retro del piccolo cimitero a pochi passi dalla chiesa di Caprara.

Tra le numerose celebrazioni per l’anniversario della strage presenti su questo sito nella sezione dedicata a Monte Sole ricordiamo la Messa di domenica prossima alle 9.30 nella parrocchia di Marzabotto presieduta dall’Arcivescovo e a seguire alle 11.30 la deposizione delle corone in Piazza Martiri delle Fosse Ardeatine a Marzabotto e gli interventi del Presidente della Repubblica italiana e della il Presidente della Repubblica Federale tedesca.

Luca Tentori

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