Giovani, lavoro e famiglie

Persiceto, la cronaca della Visita

Una decina le parrocchie coinvolte

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SAN GIOVANNI IN PERSICETO – Seconda tappa della Visita pastorale per il cardinale Zuppi, che si è trattenuto nel Persicetano da giovedì 7 a domenica 10 novembre.

Già prima dell’istituzione delle Zone pastorali le comunità del territorio avevano avviato, su impulso del cardinale Caffarra, un lavoro di condivisione. Dieci le parrocchie interessate: Amola di Piano, Castagnolo, Lorenzatico, San Giovanni Battista, San Matteo della Decima, San Camillo de’ Lellis, Tivoli e Zenerigolo cui si uniscono due importanti santuari come Madonna del Poggio e Le Budrie. Un piccolo centro colmo della spiritualità di santa Clelia Barbieri mentre un altro giovane, Giuseppe Fanin nativo di San Giovanni, è ad oggi Servo di Dio. Proprio alle Budrie il cardinale ha soggiornato durante la Visita, incontrando le Minime dell’Addolorata, i diaconi e sacerdoti del territorio.

La visita è iniziata all’ospedale di San Giovanni: nella Cappella il Cardinale ha presieduto la concelebrazione con tutti i sacerdoti. Ha poi fatto visita ai reparti, portando un saluto a numerosi pazienti. Nel Santuario della Madonna del Poggio ha avuto luogo, giovedì sera, l’incontro di presentazione della Zona pastorale. Un esercizio d’ascolto della Parola di Dio, con la «lectio divina» del Cardinale e istanze pastorali offerte dal territorio, con dettagliata presentazione delle Commissioni.

Caratteristica della Zona di Persiceto è una «Commissione missione ed evangelizzazione», accanto a quelle su liturgia, carità, giovani e catechesi. «Fin dalla preparazione di questa Visita – spiega Paolo Santopadre, presidente della Zona – abbiamo percepito il rinnovarsi di una grande fraternità e collaborazione. Ci impegneremo adesso per raccogliere i tanti segni di resurrezione che già sono intorno a noi. Cristo ha seminato tanto anche in questo territorio, per cui ci impegneremo nel metterci in ascolto di un annuncio che evidenzi e sviluppi queste realtà».

Nei giorni della visita, l’arcivescovo ha dimorato presso il Santuario di Santa Clelia Barbieri alle Budrie e ha avuto occasioni di incontro e di preghiera con le suore Minime dell’Addolorata, e con i diaconi e sacerdoti del territorio. «Uno dei momenti che attendo con più gioia durante l’anno, è proprio quello con il vostro territorio per la festa di santa Clelia – ha confidato il cardinale nell’omelia della Messa conclusiva, domenica scorsa –. Non solo per la biografia di questa giovane donna, ma anche perché noto questa moltitudine letteralmente in preghiera fra i campi. Quelli in cui il Signore invia ciascuno di noi».

Tra i momenti forti della visita, l’incontro di venerdì pomeriggio con i dirigenti e gli insegnanti delle scuole: le tre elementari, le due medie e l’Istituto «Archimede» che comprende Liceo scientifico, linguistico e Istituto tecnico. «C’è stata una grande collaborazione fra i membri direttivi della Zona pastorale e il Comune, ma anche con le scuole e i loro dirigenti, la Pro loco e le Forze dell’ordine – ha sottolineato monsignor Amilcare Zuffi, moderatore di Zona –. Una grande disponibilità alla cooperazione che ci invita ad allargare sempre più cuore e mente al mistero della Chiesa. Abbiamo riscoperto la Chiesa come popolo di Dio grazie all’ultimo Concilio, ora si tratta di tradurre questo in pastorale».

La ricca realtà giovanile del persicetano ha curato due momenti importanti della visita: nella chiesa di San Matteo della Decima – presente anche il vescovo ausiliare emerito monsignor Ernesto Vecchi, originario di quella parrocchia – la Veglia di preghiera vocazionale che ha visto la presenza di tutti i gruppi giovanili che sono stati aiutati nel servizio musicale da numerosi musicisti del territorio; e la festa di sabato sera in piazza Garibaldi a San Giovanni, dove tra aperitivi e musica live, numerosi stand hanno consentito all’arcivescovo di conoscere le realtà associative del territorio.

«Come commissione giovani – racconta Caterina Chiusoli – siamo motivati a creare sempre più momenti comuni fra chi di noi frequenta la parrocchia e chi non lo fa. Ci sembra un modo utile per aiutare la crescita personale di ognuno di noi». L’arcivescovo ha inoltre potuto conoscere e incoraggiare alcune importanti iniziative solidali promosse dalle comunità locali e che affiancano le Caritas parrocchiali: il Centro missionario persicetano e il Banco alimentare.

 

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