Il progetto “CoiVolti” della Caritas Diocesana di Bologna, per l’accoglienza nelle famiglie e nella parrocchie bolognesi di quanti sono fuggiti dall’Ucraina a causa della guerra.
Si è tenuto domenica pomeriggio un incontro delle famiglie ospitanti e degli ospiti ucraini con il Cardinale Zuppi.
L’incontro ha avuto luogo nella parrocchia del Corpus Domini ed è stato aperto dall’intervento del direttore della Caritas diocesana, don Matteo Prosperini.
“Pro-attivi” e non “reattivi”: così don Matteo descrive l’atteggiamento dei credenti di fronte alle necessità: mettersi in gioco, mettere in gioco i propri talenti, fare accadere le cose e non aspettare che gli eventi ci sovrastino.
In stretto coordinamento con le istituzioni e con le realtà religiose, Caritas ha creato una rete di famiglie, parrocchie e comunità che hanno accolto 183 persone, soprattutto (ma non solo) donne, bambini e anziani.
11 di loro sono già rientrate in Ucraina; 15 hanno trovato sistemazione in un altro paese europeo, mentre 38 persone sono entrate nei centri di accoglienza straordinaria.
Attualmente 25 famiglie legate al progetto stanno accogliendo 73 ucraini e 8 tra parrocchie e comunità ospitano 44 persone.
Il Cardinale Arcivescovo ha manifestato la sua gioia per questo incontro. “Sappiate – ha detto – di avere una casa in Italia come noi sappiamo ora di avere una casa in Ucraina”.
Il simbolo di una casa: è il piccolo dono che l’arcivescovo ha consegnato ai presenti a ricordo di questo incontro. Un modo di dire grazie ha chi ha aperto la casa e il cuore, ma anche a chi, in una situazione di grande sofferenza, non rinuncia a credere che la pace è possibile.