Dibattito

Springsteen: il canto che si può fare preghiera

Miele e Scimè si confrontano su fede, speranza e risurrezione nella spiritualità di Bruce Springsteen

BOLOGNA – Domenica 4 dicembre, ore 17, nella parrocchia di Sant’Antonio da Padova a La Dozza spiritualità e cultura si incroceranno grazie alle canzoni e alla musica di Bruce Springsteen.

L’organizzatore dell’iniziativa è Giacomo Fabiole che modererà il dibattito tra Luca Miele, giornalista di Avvenire e autore del libro “Il Vangelo secondo Bruce Springsteen” e don Giuseppe Scimè, parroco alla Dozza e fratello delle Famiglie della Visitazione. I relatori prenderanno in esame uno dei più grandi interpreti rock di tutti i tempi, scoprendo nei suoi testi le tracce di Vangelo, fede, strada, comunità.

Riportiamo alcune frasi raccolte dal libro di Luca Miele che aiutano a entrare nell’argomento della serata.

È possibile scavare nelle grandi narrazioni del sacro, nuove piste di senso, conquistare nuovi spazi di libertà e guardare alcune cose anche con un approccio nuovo? È possibile riscattare le parole della fede da una certa consunzione, da una certa stanchezza che sembra sia oggi il loro destino? Ebbene, l’inquietudine di Springsteen, con tutti i suoi bassi e alti, le sue cadute e riprese, le sue ambiguità e chiarezze sembra conservi una freschezza, un’originalità, una forza ancora viva e pulsante molto vicina alle inquietudini del nostro tempo.

Per Springsteen la Bibbia costituisce una sorta di pre-testo sul quale si appoggia per costruire la sua formidabile narrazione. La Bibbia fornisce al cantante americano un giacimento di storie, di simboli, di figure alle quali Springsteen attinge per scrivere diverse sue canzoni.

Fede, speranza, risurrezione sono le parole chiavi del vocabolario del rocker americano: un lessico che non disconosce la tragedia, la violenza, il male ma li trasfigura nell’impegno, nell’attesa, nella tensione escatologica, nella certezza che “un nuovo giorno sta nascendo” (Rocky Ground).

L’intenzione non è quella di incollare alcuna etichetta a Springsteen, né annoverarlo o escluderlo dalle file dei credenti, ma interrogarne l’ispirazione. L’universo musicale e poetico di Springsteen trabocca di motivi religiosi: siamo davanti a un corpus musicale, che per sua natura non è un qualcosa di compatto e unitario ma, invece, è aperto, frammentario, segue correnti alternate, è attraversato da personaggi che vivono, lottano, agiscono e reagiscono in maniera diversa, spesso opposta, contraddittoria. Cercare, a tutti i costi, una coerenza in questo magma poetico significa rischiare di tradire l’intenzione del rocker americano. È quanto avverte Azzan Yadin-Israel, uno studioso israeliano: la dimensione teologica nella scrittura di Springsteen respira, ondeggia, prende forme plurali (è bene parlare non di una “teologia” ma “delle teologie” di Bruce Springsteen).

Il cantante americano ci porta su un treno dove ci sono tutti: “buffoni e re”, “santi e peccatori”, “prostitute e giocatori d’azzardo”, “perdenti e vincitori”. Sul treno è la comunità intera a essere convocata. La comunità che sale sul treno diventa l’immagine della comunità che corre verso la salvezza, che si avvicina alla salvezza, che è spinta dal desiderio di salvezza. La comunità è il farsi stesso dell’evento liberazione: una liberazione che non può essere solo privata o individuale.

Il treno di Springsteen conduce “nella terra della speranza e dei sogni” fissandolo in un’immagine “escatologica”.

La salvezza non ammette tagli o esclusioni, fratture o pedaggi. La salvezza, cantata da Springsteen, è inclusiva, chiama tutti, interpella tutti, accoglie tutti: una salvezza che conserva, intatto, il suo ancoramento alla terra. Il Regno non espelle dalla storia, non sconfina dalla quotidianità, non rincorre distanze impercorribili: è il qui e ora, è la trama (umana) dei giorni.

Durante il dibattito verranno proiettate foto in bianco e nero, e video di alcuni brani del rocker americano. Sarà disponibile il volume “Il Vangelo secondo Bruce Springsteen” con possibilità di firma da parte dell’Autore. Il ricavato, per il libro e per l’organizzazione, sarà devoluto al Gruppo Caritas della Parrocchia. Alla fine verrà offerto un aperitivo ai partecipanti.

Diretta streaming sul Canale youtube Famiglie della Visitazione: https://www.youtube.com/user/fvisitazione.

Le foto nell’articolo sono di G.Fabiole.

La locandina

 

 

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