Omelia per la Messa nella Seconda domenica di Quaresima in Cattedrale

È bello per noi essere qui. Quale bellezza non finisce, non passa, come tante esperienze che ci riempiono di delusione e paura? E quando vediamo la bellezza della nostra vita? Il mondo spesso ci inganna e ci fa credere che il bello è l’esibizione della forza, l’imporsi, non dover chiedere aiuto, non aver bisogno degli altri. Questa è la gloria degli uomini. Quella di Gesù è sempre negli altri: quando un cieco vede, quando un disperato è consolato, quando un bambino è accolto.

La gloria di Dio sono le sue opere di misericordia: un uomo riceve il pane di cui ha bisogno solo perché è affamato. Tutti noi cerchiamo una bellezza che resti, che non finisca, che non sia effimera, che sia nostra e non ottenuta curando le apparenze, quello che si vede fuori. C’è davvero tanta poca bellezza in questo mondo e nei cuori delle persone, imprevedibili tanto da temere sempre che tutto possa finire senza che si possa far nulla, sentendoci fragili di fronte al male. Se Dio è con noi, chi sarà contro? Finiamo, invece, per avere paura della bellezza, come Pietro. Troppo bello per essere vero! Vorremmo conservarla per sempre, che rimanesse con noi, ma finiamo per sporcarla subito, per cercare la pagliuzza, per dimostrare che non è possibile una cosa così bella, avvelenandola con quella diffidenza per la quale “dietro c’è qualcosa”. Spesso il mondo intorno ci sembra sporcare tutto. Anche il perdono ci sembra impossibile, come se la verità della nostra vita sia il peccato e non ci sia il perdono.

Sul monte dell’incontro personale con Gesù non vediamo una vita che non esiste, ma proprio quella di sempre che rivela tutta la bellezza che porta con sé. Qui troviamo una bellezza tutta di Dio e tutta umana, la nostra povera umanità che è la bellezza di essere amati da Lui e la bellezza di amare ascoltando e mettendo in pratica la sua Parola di amore. Bello è quello che è amato. Bello si rivela un cuore pieno di amore, chi è capace di vedere con gli occhi del cuore e anche di mostrare la bellezza che viene da un cuore che ama con l’amore che Gesù ci dona. La bellezza di Gesù è nel cuore e questo rende bello tutto il resto, anche quello che è nemico.

Stando con Gesù sperimentiamo ciò che è bello e ciò che libera dal male. Capiamo bene come è vero che quello che è invisibile agli occhi è l’essenziale e che si vede bene solo con il cuore! E anche che solo il cuore fa vedere agli altri quello che conta! Quando amiamo come Gesù ci chiede, la nostra vita si trasfigura e si trasmette, ma non diventa un’altra. Quello che Dio vuole. Gesù rivela la grandezza della nostra vita ordinaria e come la vita tutta può cambiare. Crediamo così poco all’amore, ci arrendiamo subito. Gesù non si esibisce. Non ha nessun protagonismo come gli uomini che vogliono fare vedere la loro forza, spesso umiliando gli altri! Sul monte del nostro incontro personale con Lui ci mostra quanto il suo amore trasfigura la debolezza, la fragilità, l’umiltà. E quando fa vedere la sua forza di amore che guarisce e libera, che perdona e resuscita, aggiunge sempre “la tua fede ti ha salvato”.

Quando moltiplica il pane lo dà ai discepoli perché siano loro a darlo. Pietro dice: è bello per noi. Non dice per me. Perché finalmente pensa che siamo una cosa sola. L’amore unisce. Ecco la comunità, la nostra amicizia. Non un’altra vita, ma la nostra, mediocre, limitata, contraddittoria, ma interamente amata, tutta, propria tutta, da Gesù. Siamo e saremo trasfigurati perché pieni di Lui. È una luce spirituale che trasforma la concretezza della carne. È quella luce che rende tutto “bello”: l’amore. Ed è luce di resurrezione e di eternità. Quanti segni di trasfigurazione in realtà abbiamo visto, a cominciare da questo monte santo che è la santa liturgia del giorno del Signore, dove anche noi siamo trasfigurati dai nostri pensieri e abitudini che tanto ci appesantiscono. I discepoli sono come investiti ed attratti da questa luce. L’amore vero non si compiace di se stesso, non si esaurisce in sé, ma si comunica interamente.

Facciamolo, amando, e saremo sempre bellissimi. Attraenti, luminosi. Al contrario, possiamo avere tanta ricchezza ma questa spesso spegne il cuore perché ci fa diventare attenti a ciò che non conta. Sta bene chi ama non chi ha tanto! Sta bene chi ha tanto e ama tanto!  È l’amore che trasfigura il mondo e gli uomini!  Ascoltiamo il Vangelo e cambiamo il cuore per essere anche noi luminosi. Quella stessa luce diventa amore verso il prossimo, che rimane in chi lo riceve; amore che apre i cuori chiusi con la persuasione e non con la legge, che non giudica, che consola, che si trasforma in sorriso più forte della solitudine e della sofferenza. Chi vive nelle tenebre e nell’ombra di morte, i poveri che sono nell’oscurità e nel dolore, sanno riconoscere questa luce e ci chiedono di essere noi luminosi.

È bello per noi essere qui. Rimaniamo con l’amore quando ascoltiamo la sua parola e la seguiamo, la mettiamo in pratica. Questa rende straordinaria tutto perché ama. Bisogna fare le cose comuni con un amore straordinario. Ma l’amore è sempre straordinario, cambia tutto. Quell’amore umile, quello vero, che cammina per le strade, che sa aspettare, paziente, forte, concreto, che non ha paura non perché non si rende conto, ma perché è più forte della paura. Ascoltare Lui.

È la Parola di Dio a liberarci dal peccato, a raccoglierci insieme, a renderci un unico popolo. È luce per i nostri passi. Ci illumina l’altro che altrimenti resta senza volto, non lo conosciamo, lo giudichiamo. Invece l’amore ce lo fa capire. Rende luminosa la vita e fa essere luminosi. La vittoria non è un’altra vita. Ringraziamo il Signore perché accende il nostro cuore di un amore grande, della luce che non finisce. Le tenebre vogliono spegnere la luce, chiudendola in sé, tenendola nascosta sotto il moggio, spegnendola in una vita senza senso perché senz’amore. La piccola luce libera dalle tenebre e mostra quello che non finisce. Si trasmette molto più di quello che noi misuriamo e rivela la bellezza della nostra fragile, fragilissima vita. Non abbiamo paura, perché Tu resti con noi, ci accompagni tutti i giorni e rendi tutto amato da Te. Nessuno è contro di noi perché tu ami tutto, e tutto rendi bello perché trasformato da Te.

Bologna, Cattedrale
25/02/2024
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