Presentazione incontro S.E. Mons. MARCHETTO

Penso che il papato, la successione petrina, sia uno dei fatti nei quali il “paradosso

cristiano” si esibisce con maggior chiarezza. è il paradosso che

Paolo connota, quando parla di un “tesoro in vasi di creta” [cfr.

2Cor 4,7]. La successione petrina infatti, ogni singolo Papa ha in custodia

il tesoro della divina Rivelazione, della proposta divina nei confronti della

quale si decide il destino eterno di ogni persona. Ma questo tesoro è depositato

dentro “vasi di creta”: in uomini che possono essere di eminente

grandezza morale, ma anche non alieni da ogni meschinità umana. Non

solo. Ma poiché quel tesoro di cui sono portatori, deve essere deposto

dentro la storia, dentro la vita quotidiana degli uomini, vale in grado eminente

per il papato quanto il Conc. Vaticano II dice di tutta la Chiesa. Essa anticipa

già in modo reale la rinnovazione del mondo e al contempo porta la figura

fugace di questo mondo [cfr. Lumen gentium 48,3].

Lo studio del papato quindi è un vero “banco di prova” della

correttezza dell’intelligenza di fede: è teologia; è diritto

canonico; è storia, ed altro ancora. Ciò che però è decisivo è l’unità nella

pluralità di questi approcci: unità che è data dalla comprensione

teologica del papato.

Noi questa sera saremo guidati a questa comprensione del papato: una comprensione

unitaria nella pluralità degli approcci. E così l’istituto

VS adempie alla sua funzione prioritaria: insegnare a pensare – a pensare

cristianamente. è la cosa di cui oggi abbiamo più bisogno.

21/02/2004
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