X Domenica per annum (A)
 [Villaggio Pastor Angelicus, 05-06-05

1.«Gesù, passando vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco

delle imposte e gli disse: seguimi». Quanto è narrato nella pagina

evangelica accade anche oggi: Gesù incontra ciascuno di noi e dice a

ciascuno: “seguimi”. La vita cristiana infatti è l’incontro

colla persona di Gesù, un incontro che dà origine ad una vita

nuova dietro a Lui.

Come avviene questo incontro? In che modo oggi Gesù incontra ciascuno

di noi? attraverso due modalità strettamente connesse fra loro. Egli

ci incontra mediante la parola che la sua Chiesa ci annuncia: è Cristo

stesso che attraverso esso ci rivolge la sua parola. Egli ci incontra mediante

il sacramento dell’Eucarestia. L’Eucarestia è Cristo stesso

presente in mezzo a noi sia pure sotto i veli delle apparenze del pane e del

vino.

Come avete sentito nella narrazione evangelica, «Gesù sedeva

a mensa in casa» e molti «si misero a tavola con Lui». Stiamo

vivendo questa stupenda esperienza: sediamo a mensa con Gesù.

è durante questo banchetto che Egli dice a ciascuno di noi: «seguimi».

Presa alla lettera, questa parola significa mettersi dietro, camminare dietro

un altro, ritenendo che egli conosca bene la strada e quindi lasciarsi guidare

da lui. Quando Gesù dice a Matteo: «seguimi», Egli intende

proprio che lasci il suo lavoro di doganiere, cominci a stare con Lui a condividere

la sua vita.

Ovviamente non per tutti la parola che ora Gesù dice a ciascuno: «seguimi»,

ha questo significato. Ma per tutti, e per ciascuno significa di vivere come

Lui ha vissuto: di avere in noi gli stessi sentimenti che furono in Cristo;

di trasformarci in Lui.

Ma questa somiglianza della nostra persona a Gesù è solamente

il frutto, il risultato del nostro impegno? Al modo con cui vediamo qualche

personaggio famoso, ci ha “conquistato” e cerchiamo di imitarlo.

Le cose non stanno così.

Chi vi guida, chi produce in noi, per così dire, gli stessi sentimenti

che furono di Cristo Gesù, chi forma in noi l’immagine di Gesù, è lo

Spirito Santo. Ascoltiamo quello che S. Paolo ha scritto ai fedeli di Corinto: «noi

tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore,

veniamo trasformati in quella medesima immagine … secondo l’azione

dello Spirito del Signore» [2Cor 3,17-18]. E’ lo Spirito Santo,

a trasformare la nostra persona in Cristo, perché sia Cristo stesso

a vivere in noi. Oh che cosa grande che accade in noi! Quello che di ciascuno

di noi il Padre aveva pensato fin dall’eternità, rendendoci conformi

al suo Figlio unigenito, oggi vuole realizzarlo in un modo perfetto.

2. Carissimi fratelli e sorelle, celebriamo questa Eucarestia ricordando un

fatto altamente significativo per il Villaggio. Vent’anni orsono don

Mario intronizzava la statua di Maria Assunta. Alle nozze di Cana Maria disse

ai servi «fate quello che vi dirà». è l’invito

che anche oggi Ella rivolge a ciascuno di noi, facendosi eco della parola del

suo divino Figlio: «seguite Lui, facendo tutto ciò che Egli vi

dirà».

Maria ci invita alla sequela di Cristo, e nella sua assunzione al cielo ci

mostra a che cosa ci conduce la sequela di Cristo: alla pienezza della gioia

nella comunione con Dio.

La seconda lettura ci mostra la fede-sequela di Abramo, in conseguenza della

quale dal suo corpo morto come dal grembo già spento di Sara fiorì la

vita. Anche il deserto di una vita piena di tribolazione fiorisce se ci si

pone alla sequela di Cristo.

 

05/06/2005
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