1.«Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti
generazioni come al presente è stato rivelato». Carissimi fedeli,
oggi celebriamo i divini Misteri per ringraziare il Padre di averci rivelato
e di realizzare il mistero nascosto da secoli nella Sua mente. Quale mistero?
Il suo progetto di chiamare ogni uomo «in Cristo Gesù, a partecipare
alla stessa eredità , a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi
della promessa» della vita eterna. Quanto il profeta della prima Alleanza
aveva previsto, «il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per
tutti i popoli», si sta ora realizzando mediante la predicazione del
Vangelo a tutte le genti.
Dobbiamo allora in questo momento guardare cogli occhi della fede quanto sta
accadendo dentro la storia umana. Come nel nostro sistema il solo sta al centro
e comunica colla sua luce e col suo calore la vita ad ogni organismo, così Cristo è il
centro di gravità di tutto l’universo e di tutta la storia. Egli,
mediante la predicazione del Vangelo, chiama ogni uomo alla comunione di vita
con Lui. Egli pertanto avvicina nella sua Persona le realtà che sono
lontane: da Dio e fra di loro; unisce ciò che è diviso; integra
ciò che è disintegrato; pacifica ciò che è nemico.
Cristo fonda in Sé e sopra di Sé una nuova comunità umana,
della quale Egli è capo e fondamento e che da Lui riceve energia, esistenza
e vita. Questa comunità è la Chiesa.
è per questo che l’Apostolo ci ha or ora insegnato che la multiforme
sapienza di Dio si manifesta per mezzo della Chiesa, perché essa è la
perfetta attuazione del disegno di Dio sull’uomo. Oggi vogliamo
essere anche noi illuminati dalla multiforme sapienza divina che si manifesta
nella Chiesa, luogo della comunione di ogni uomo con Dio e di ogni uomo con
ogni uomo.
Carissimi fedeli, grande è la consolazione che riceviamo dalla parola
di Dio questa sera, poiché essa ci fa scoprire la soluzione dell’enigma
della storia, la sua vera chiave interpretativa. Dentro alla divisione, dentro
alla conflittualità sempre più radicale, dentro alla violenza
di guerre insensate, dentro al flagello della disgregazione, accade ogni giorno
l’avvenimento della Chiesa: l’avvenimento della unificazione in
Cristo di tutto ciò che è separato. La soluzione dell’enigma
della storia è la Chiesa; l’interprete più profondo della
vita umana è il missionario che predica il Vangelo, mediante il quale
si compie il disegno di Dio. è la parola di Dio che questa sera ci dona
occhi nuovi per compiere la lettura più profonda di quanto sta accadendo
attorno a noi.
La morte e la risurrezione del Signore, il dono del suo Spirito che fa di
tutti i popoli una sola famiglia, sono veramente non solo la legge che governa
tutti gli avvenimenti, ma il contenuto stesso della storia del mondo e la realtà ultima
delle cose.
2.«Nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e
il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Il Padre ha affidato a noi il compito di realizzare il suo divino progetto: «ricapitolare
in Cristo ogni cosa». Siamo chiamati ad essere testimoni del Signore,
nel cui nome viene predicata a tutte le genti la conversione e il perdono dei
peccati.
Carissimi fedeli, in profonda unione col S. Padre iniziamo l’Anno dell’Eucarestia,
che fa iniziare alla nostra Chiesa il cammino che la porterà al
Congresso Eucaristico Diocesano nel 2007.
La testimonianza evangelica nasce solamente dall’incontro con Cristo,
colla sua Persona vivente nella sua Chiesa. è l’Eucarestia che
rende possibile questo incontro; è questo incontro.
«Di questo voi siete testimoni», ci ha or ora detto il Signore.
Di che cosa? Della sua morte e resurrezione. Quando si fa viva esperienza di
questo avvenimento, quando vi si partecipa realmente, cioè quando si
celebra l’Eucarestia, non si può tenere solo per sé la
gioia di questo incontro. L’Eucarestia suscita nel cuore del credente
il bisogno, più che il dovere, di testimoniare e di evangelizzare.
Nella Nota Pastorale consegnata ai sacerdoti nel settembre scorso
ho indicato l’indirizzo pastorale che intendo imprimere nei prossimi
anni alla nostra Chiesa. Di questo indirizzo la sorgente non può non
essere che l’Eucarestia.
La celebrazione dell’Anno dell’Eucarestia, il nostro cammino verso
il Congresso Eucaristico Diocesano sia la sorgente nella nostra Chiesa di un
nuovo impulso a testimoniare Cristo in ogni momento e luogo; ad animare cristianamente
la società in cui viviamo. A far risplendere dentro alla vita quotidiana
la pienezza della grazia e della verità che ci sono venute per mezzo
di Cristo.