XXIX DOMENICA PER ANNUM (C)

1.«Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti

generazioni come al presente è stato rivelato». Carissimi fedeli,

oggi celebriamo i divini Misteri per ringraziare il Padre di averci rivelato

e di realizzare il mistero nascosto da secoli nella Sua mente. Quale mistero?

Il suo progetto di chiamare ogni uomo «in Cristo Gesù, a partecipare

alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi

della promessa» della vita eterna. Quanto il profeta della prima Alleanza

aveva previsto, «il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per

tutti i popoli», si sta ora realizzando mediante la predicazione del

Vangelo a tutte le genti.

Dobbiamo allora in questo momento guardare cogli occhi della fede quanto sta

accadendo dentro la storia umana. Come nel nostro sistema il solo sta al centro

e comunica colla sua luce e col suo calore la vita ad ogni organismo, così Cristo è il

centro di gravità di tutto l’universo e di tutta la storia. Egli,

mediante la predicazione del Vangelo, chiama ogni uomo alla comunione di vita

con Lui. Egli pertanto avvicina nella sua Persona le realtà che sono

lontane: da Dio e fra di loro; unisce ciò che è diviso; integra

ciò che è disintegrato; pacifica ciò che è nemico.

Cristo fonda in Sé e sopra di Sé una nuova comunità umana,

della quale Egli è capo e fondamento e che da Lui riceve energia, esistenza

e vita. Questa comunità è la Chiesa.

è per questo che l’Apostolo ci ha or ora insegnato che la multiforme

sapienza di Dio si manifesta per mezzo della Chiesa, perché essa è la

perfetta attuazione del disegno di Dio sull’uomo. Oggi  vogliamo

essere anche noi illuminati dalla multiforme sapienza divina che si manifesta

nella Chiesa, luogo della comunione di ogni uomo con Dio e di ogni uomo con

ogni uomo.

Carissimi fedeli, grande è la consolazione che riceviamo dalla parola

di Dio questa sera, poiché essa ci fa scoprire la soluzione dell’enigma

della storia, la sua vera chiave interpretativa. Dentro alla divisione, dentro

alla conflittualità sempre più radicale, dentro alla violenza

di guerre insensate, dentro al flagello della disgregazione, accade ogni giorno

l’avvenimento della Chiesa: l’avvenimento della unificazione in

Cristo  di tutto ciò che è separato. La soluzione dell’enigma

della storia è la Chiesa; l’interprete più profondo della

vita umana è il missionario che predica il Vangelo, mediante il quale

si compie il disegno di Dio. è la parola di Dio che questa sera ci dona

occhi nuovi per compiere la lettura più profonda di quanto sta accadendo

attorno a noi.

La morte e la risurrezione del Signore, il dono del suo Spirito che fa di

tutti i popoli una sola famiglia, sono veramente non solo la legge che governa

tutti gli avvenimenti, ma il contenuto stesso della storia del mondo e la realtà ultima

delle cose.

2.«Nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e

il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Il Padre ha affidato a noi il compito di realizzare il suo divino progetto: «ricapitolare

in Cristo ogni cosa». Siamo chiamati ad essere testimoni del Signore,

nel cui nome viene predicata a tutte le genti la conversione e il perdono dei

peccati.

Carissimi fedeli, in profonda unione col S. Padre iniziamo l’Anno dell’Eucarestia,

che fa iniziare  alla nostra Chiesa il cammino che la porterà al

Congresso Eucaristico Diocesano nel 2007.

La testimonianza evangelica nasce solamente dall’incontro con Cristo,

colla sua Persona vivente nella sua Chiesa. è l’Eucarestia che

rende possibile questo incontro; è questo incontro.

«Di questo voi siete testimoni», ci ha or ora detto il Signore.

Di che cosa? Della sua morte e resurrezione. Quando si fa viva esperienza di

questo avvenimento, quando vi si partecipa realmente, cioè quando si

celebra l’Eucarestia, non si può tenere solo per sé la

gioia di questo incontro. L’Eucarestia suscita nel cuore del credente

il bisogno, più che il dovere, di testimoniare e di evangelizzare.

Nella Nota Pastorale consegnata ai sacerdoti nel settembre scorso

ho indicato l’indirizzo pastorale che intendo imprimere nei prossimi

anni alla nostra Chiesa. Di questo indirizzo la sorgente non può non

essere che l’Eucarestia.

La celebrazione dell’Anno dell’Eucarestia, il nostro cammino verso

il Congresso Eucaristico Diocesano sia la sorgente nella nostra Chiesa di un

nuovo impulso a testimoniare Cristo in ogni momento e luogo; ad animare cristianamente

la società in cui viviamo. A far risplendere dentro alla vita quotidiana

la pienezza della grazia e della verità che ci sono venute per mezzo

di Cristo.

 

17/10/2004
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