Candidatura diaconi permanenti

Zuppi: «Non smettete di cercare l’amicizia con il Signore»

Domenica il rito di ammissione in Cattedrale di nove uomini sposati e celibi

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BOLOGNA – Domenica 17 gennaio  alle 17.30 nella Cattedrale di San Pietro il cardinale Matteo Zuppi presiederà la Messa con il Rito di candidatura di nove diaconi permanenti.

I candidati all’ordinazione diaconale sono: Matteo Diahore Harding, dalla parrocchia di Santa Maria delle Grazie, celibe, nato a Bimbresso (Costa d’Avorio) nel 1974; Massimo Franzini, dalla parrocchia di San Giuseppe Cottolengo, celibe, nato a Benevento nel 1980; Stefano Magli, dalla parrocchia di Pieve di Cento, sposato, nato a Bologna nel 1966; Francesco Piccoli, dalla parrocchia di Marzabotto, sposato, nato a Taranto nel  1968; Maurizio Roffi, membro della Comunità della Missione di don Bosco, presta servizio pastorale a Vado di Monzuno, sposato, nato a Bologna nel 1957; Ugo Sachs, dalla parrocchia di Madonna del Lavoro, sposato, nato a Bologna nel 1957; Lorenzo Venturi, dalla parrocchia di Sant’Agostino della Ponticella, sposato, nato a Bologna nel 1969; Lucio Venturi, dalla parrocchia di Chiesa Nuova, sposato, nato a Bologna nel 1956; Saad Ibrahim Helmy Raafat, dalla parrocchia di San Lorenzo di Budrio, sposato, nato ad Alessandria (Egitto) nel 1982.

«Cari fratelli, oggi siete ammessi tra i candidati al diaconato, – ha detto l’arcivescovo nell’omelia – accompagnati dall’affetto delle vostre famiglie e della famiglia che è la comunità, con il consenso delle vostre spose, a questo ministero dell’ordine nel quale vedete con chiarezza la presenza di Gesù. Come Samuele direte “Eccomi Signore”. Lo riconoscete solo quando ci poniamo come servi in atteggiamento di ascolto della sua parola. All’inizio penserete si tratta di parola di uomini ma poi comprenderete che è il Signore che vi chiama. Gesù abita nel nostro cuore: chi ha conosciuto dove abita lo fa abitare nel suo cuore. Solo un incontro personale ci insegna a seminare personalmente e a parlare per davvero di Lui ad altri. Siete ammessi, perché solo per grazia e non per merito, stiamo con il Signore. Voi siete diversi, per storia, età, sensibilità. E, vi prego, non smettete di fare crescere tra voi l’amicizia per rispondere alla domanda “Dove abiti?” e per aiutare altri Pietro cui raccontare quello che vi è successo!».

Qui il testo completo dell’omelia

Qui la Messa completa

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