Insieme all’Arcivescovo hanno partecipato anche monsignor Ivan Maffeis e il giornalista Aldo Bonomi
«La Chiesa non si limita a chiamare la speranza ma la permette, perché si pone l’obiettivo di dare una opportunità a chi altrimenti non ne avrebbe». Sono le parole del cardinale Matteo Zuppi commentando il titolo del convegno proposto dal Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica «Sovvenire»: «La firma dell’8xmille. Per una Chiesa che chiama alla speranza».
L’evento, proposto dal «Sovvenire» diocesano, si è svolto lunedì scorso nella Sala «Marco Biagi» della sede dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Bologna ed è stato introdotto e moderato dal responsabile diocesano, Giacomo Varone. «Il nostro obiettivo – ha detto – è ricordare a tutti e ciascuno la grande opportunità rappresentata dal poter destinare il proprio 8xmille alla Chiesa cattolica, anche grazie all’Ordine dei commercialisti. Infatti non ci stanchiamo di dire che quella semplice firma fa bene perché fa il bene».
Presente al convegno anche Enrica Piacquaddio, presidente dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili bolognesi, che ha ricordato «quanto sia importante ribadire ai cittadini che scegliere a chi destinare il proprio 8xmille non significa pagare ulteriori tasse rispetto a quelle dovute ma, al contrario, vuol dire avere la possibilità di decidere quale ente caritativo possa usufruire di una porzione di tasse comunque spettanti al fisco».
Ai lavori del convegno hanno partecipato come relatori il sociologo e giornalista Aldo Bonomi e monsignor Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente del Comitato per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica della Conferenza Episcopale Italiana. «Io vedo l’8xmille e le Caritas – ha affermato Bonomi – come oasi. E non perché rappresentino un aiuto per gli ultimi, seppur importante, ma perché nelle oasi si costruiscono comunità all’interno delle quali tutti collaborano per il progresso di tutti».
«Dobbiamo sforzarci di superare uno scoglio che troppo spesso ci blocca – ha constatato monsignor Maffeis -. Quando nella Chiesa si parla di denaro, soprattutto se a farlo è un sacerdote, c’é grande imbarazzo. In realtà la Chiesa italiana, proprio grazie all’8xmille, riesce a garantire a tutti la vicinanza del clero ma anche un apporto decisivo per quanto riguarda la carità. Penso anche all’impegno verso i giovani negli oratori, ma anche alla condivisione degli spazi e dei beni culturali. Insomma, ci sono tanti motivi per riscoprire insieme l’importanza di queste firme».
All’iniziativa ha partecipato anche Maurizio Monzio Compagnoni, responsabile nazionale del «Sovvenire». «Con questa campagna 8xmille – ha raccontato – stiamo cercando di motivare alla firma prima di tutto la nostra comunità, quella credente e praticante. Ovviamente il nostro obiettivo è anche quello di raggiungere tutti gli altri, mostrando loro quanto può far stare bene realizzare un gesto di amore».
Luca Tentori e Marco Pederzoli