Prima festa patronale

Calderara festeggia il patrono San Vitale

Il compagno di Agricola nel martirio

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CALDERARA – Il Cardinale Zuppi ha celebrato a Calderara la prima festa patronale del Comune, in onore del martire Vitale. Il santo è stato riconosciuto solo quest’anno formalmente come patrono di questo territorio.

Il Comune di Calderara, nato formalmente nel 1802 con il nome di San Vitale e Calderara, ha accolto la proposta fatta dai parroci delle parrocchie del territorio di scegliere come patrono cittadino il martire San Vitale.

Quest’anno dunque, con una messa presieduta dal Cardinale Zuppi, si è tenuta per la prima volta la festa patronale il 4 di novembre, mentre fino all’anno scorso si era continuato ad adeguarsi alla città di Bologna nel festeggiare San Petronio.

Il compagno di Sant’Agricola era già da secoli venerato in questo territorio e proprio nella piccola chiesa chiamata popolarmente San Vitalino si erano tenute le prime sessioni del Consiglio comunale.

Come è noto, la legge italiana prevede che il giorno del patrono del Comune sia considerato a tutti gli effetti giorno festivo anche dalle attività lavorative.

Nel rispetto delle regole di prudenza, parrocchie e comune hanno promosso un incontro con don Francesco Pieri, docente della Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna che ha chiarito il motivo per cui Vitale è stato isolato talora nel culto, rispetto al suo compagno Agricola, fino ad essere identificato con un martire ravennate.

Alla luce degli studi più affermati è risultato che anche il Vitale di Ravenna altri non è se non il martire bolognese, che fu servitore di Agricola. La persecuzione scatenata contro i cristiani ai tempi di Diocleziano li vide affrontare uniti come fratelli nella fede la suprema testimonianza della fede.

La celebrazione con il Cardinale si è tenuta nella chiesa principale di Calderara, dedicata al Santissimo Nome di Maria e nell’occasione l’arcivescovo ha benedetto una grande pala iconografica, realizzata da Andrea Trebbi che unisce la memoria dei protomartiri bolognesi alla venerazione per il nome della Madre di Dio.

A fare corona alla grande immagine di Maria, delle piccole icone che illustrano i vari significati mistici di questo nome. Ai piedi le immagini dei martiri: Vitale che regge in mano la Chiesa parrocchiale, come edificio simbolo di tutto il territorio e Agricola che porta con sé l’icona della Madonna di San Luca ad affermare il legame con la Chiesa bolognese.

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