Erano numerosi i catechisti e gli educatori della parrocchie bolognesi che hanno partecipato nel pomeriggio di domenica scorsa 24 settembre all’annuale appuntamento del Congresso diocesano alla parrocchia del Corpus Domini.
L’Arcivescovo ha presieduto la preghiera iniziale e ha conferito ai presenti il mandato di evangelizzazione: la Chiesa invia i catechisti a condividere il tesoro e la gioia del Vangelo con tutti e affida loro l’incarico di annunciare il Signore Gesù: loro stessi per primi lo hanno conosciuto e incontrato nella loro vita.
«L’evangelizzazione – ha detto l’Arcivescovo – cerca anche la crescita, il che implica prendere molto sul serio ogni persona e il progetto che il Signore ha su di essa. Ciascun essere umano ha sempre di più bisogno di Cristo, e l’evangelizzazione non dovrebbe consentire che qualcuno si accontenti di poco, ma che possa dire pienamente: “Non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20)» Il brano evangelico dei discepoli di Emmaus, che costituisce l’icona biblica di riferimento per il prossimo anno pastorale è stata al centro della riflessione offerta dal direttore dell’ufficio catechistico, don Cristian Bagnara, soffermandosi su due nuclei del racconto: la sosta e il riconoscimento.
Nella seconda parte dell’incontro i catechisti e gli educatori si sono confrontati in alcune pratiche di annuncio / laboratori, attorno a 8 temi: 1) relazioni; 2) narrazione biblica; 3) occasioni di vita quotidiana; 4) arte; 5) musica; 6) teatro; 7) sacramenti; 8) accompagnamento. Queste pratiche di annuncio e i laboratori hanno visto impegnati i catechisti in maniera interattiva, pratica e concreta.
Qui l’intervento integrale dell’Arcivescovo
Qui l’intervento integrale di don Cristina Bagnara