Il Vicario generale scrive ai parroci della diocesi

Disposizioni per le Cresime

La prudente ripresa delle celebrazioni per la Confermazione

Spirito

BOLOGNA – Il Vicario generale, mons. Giovanni Silvagni, ha inviato ai parroci della diocesi una notificazione con le disposizioni riguardo alla ripresa della celebrazione delle Cresime.

La Presidenza della CEI il 22 luglio scorso precisava che “non ci sono impedimenti a celebrare con dignità e sobrietà i sacramenti, a partire da quelli dell’iniziazione cristiana. È bene aver cura che la loro celebrazione, pur in gruppi contenuti, avvenga sempre in un contesto comunitario”.

Riguardo le Cresime dei ragazzi, alcune parrocchie e zone hanno ritenuto di rimandarle al prossimo anno; altri stanno organizzandosi per i prossimi mesi. Entrambe le scelte sono legittime e ogni decisione va ben ponderata: sapendo che non vi è necessità di fare le cresime a tutti i costi e che peraltro rimandare non è detto che semplifichi le difficoltà.

Ricordiamo alcune indicazioni per chi farà le cresime nei prossimi mesi:

  1. Ci si attiene alle disposizioni generali vigenti per tutte le messe: ogni luogo abbia una capienza proporzionata alla superficie e al distanziamento richiesto, vi si acceda con le precauzioni di igienizzazione e protezione previste, e in ogni caso, non si superi il numero massimo di presenze fissato. Come già accade i membri di una stessa famiglia potranno stare vicini, derogando al distanziamento richiesto agli altri.
  2. Considerando il periodo da cui veniamo, è bene che il cammino di preparazione immediata alla Cresima riprenda in forma elementare il nucleo essenziale della fede: l’Ufficio Catechistico Diocesano sta preparando qualche materiale, disponibile per chi lo desidera entro la fine di agosto. Questi mesi così difficili che abbiamo vissuto ci pongono ancora di più la necessità di itinerari per il dopo Cresima. A riguardo privilegiamo i cammini di Zona o di parrocchie vicine.
  3. La Cresima è conferita dal Vescovo e se non fosse possibile l’Arcivescovo ne dà facoltà ai Vicari Generali ed Episcopali; qualora anche questi non potessero si potrà ricorrere ai Vicari Pastorali all’interno del loro Vicariato, ma non nella loro parrocchia. Si desidera così conservare il segno dell’Apostolo (inviato) e del radicamento della singola comunità nella Diocesi.
  4. Se il numero dei cresimandi fosse elevato le celebrazioni possono essere più di una nella singola parrocchia (o nella stessa giornata o in giornate diverse) e ci si regolerà di conseguenza, coordinandosi sempre con la Segreteria Generale a cui comunicare le richieste e con cui fissare le date e gli orari.
  5. Il rispetto delle regole sanitarie prevede che l’unzione avvenga utilizzando per ciascun cresimando un batuffolo di cotone, che il ministro tiene tra il pollice e l’indice mentre impone la mano sul capo del cresimando e gli unge la fronte. Si prepari quindi un vassoio con i singoli batuffoli da utilizzare, il vasetto del Crisma in cui il ministro intingerà il batuffolo e un recipiente idoneo per raccogliere quelli utilizzati.

Le limitazioni e le procedure a cui ci dobbiamo attenere non attenueranno la gioia della nuova Pentecoste che accade nella celebrazione della Cresima nelle nostre comunità. Buon cammino e buona ripresa a tutti. 

Bologna, 29 luglio 2020

  Mons. Giovanni Silvagni, Vicario Generale

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