La festa della Madonna della Neve alla Casa del Clero è diventata ormai una lieta tradizione dell’estate bolognese: i sacerdoti anziani ospiti della Casa, insieme all’Arcivescovo, hanno accolto numerosi bolognesi che si sono riuniti per celebrare la memoria della Santa Madre di Dio in una ricorrenza speciale.
Tra i sacerdoti ospiti, alcuni sono ancora attivi per un aiuto nelle Chiese cittadine, altri invece non hanno possibilità di spostarsi, ma proseguono il loro sacerdozio con il servizio della preghiera e la vita comunitaria.
Come noto, la memoria mariana del 5 agosto è legata alla dedicazione della basilica romana di Santa Maria Maggiore, sorta sul colle Esquilino grazie ad un evento prodigioso accaduto il 5 agosto del 358, quando una nevicata estiva segnalò la preferenza della Vergine per questo luogo sul quale la Chiesa romana, per mano di Papa Liberio, eresse il primo santuario della storia cristiana a lei dedicata.
Dopo il concilio di Efeso che riconobbe alla Vergine il titolo di Madre di Dio, papa Sisto III ampliò il sacro edificio che custodisce due memoria importantissime: la mangiatoia di Betlemme, nella quale venne deposto il bambino Gesù dopo la sua nascita e l’Icona della Salus Populi Romani.
Dopo la recita del Rosario, una ordinata processione ha condotto una antica icona mariana, nell’ampio parco della Casa. La festa della Madonna della Neve viene celebrata con particolare rilievo nella Casa del Clero, perché a pochi passi da essa sorgeva una Chiesa a lei dedicata, sconsacrata ai tempi di Napoleone, nella quale si venerava un antichissima immagine mariana dipinta su un tratto delle antiche mura romane, tratto che è presente anche in una parte della stessa Casa del Clero, che ereditò le suppellettili della Chiesetta sconsacrata e ne tramanda la devozione.
Il Cardinale ha espresso la sua soddisfazione nel vedere aperta la Casa del Clero a tanti visitatori e ha affidato ai presenti tre richieste di preghiera: la prima è per la pace, soprattutto in Ucraina e in Terra Santa; la seconda è per l’unità e la comunione della Comunità cristiana contro ogni tentazione di divisione e la terza e per il dono di vocazioni sacerdotali.
Il direttore della Casa del Clero, don Marco Cippone ha invitato i numerosi presenti a tornare spesso per visitare i sacerdoti.