Natale 2023

Il presepe dell’alluvione

A Vedrana di Budrio la Natività rappresentata tra il ponte crollato e gli allagamenti del maggio scorso

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A Vedrana di Budrio il “Presepe dei ponti” ricorda le drammatiche vicende dell’alluvione del maggio scorso.

Nel cortile della parrocchia di Vedrana è stato allestito un presepe particolare: la natività è stata collocata sotto un ponte crollato e i “classici” personaggi del presepe sono stati sostituite da figure che ricordano le persone coinvolte dall’alluvione dello scorso mese di maggio. Il presepe è poi letteralmente inondato: sono presenti acqua e fango. Il crollo del ponte della Motta e la rottura dell’argine del torrente Idice hanno segnato profondamente sia il territorio sia la comunità della parrocchia di Santa Maria Annunziata di Vedrana. Questo presepe nasce dall’idea maturata assieme ad alcune persone direttamente coinvolte dall’alluvione: il desiderio è di ricordare e di dare voce all’esperienza vissuta. La rappresentazione plastica del presepe è accompagnata dalla narrazione di ciò che è accaduto: suoni, rumori, voci, dialoghi di quei tremendi momenti: 15 maggio 2023 un giorno di pioggia come tanti altri. 16 maggio 2023 la pioggia continua a cadere … tuoni e lampi che illuminano la notte ed un sordo boato, che diviene paura! La paura, tanta… tanta come l’acqua che inonda inarrestabilmente i campi e le case degli sfortunati che abitano troppo vicini ai fragili argini. Paura, di aver perduto tutto; Paura per i propri cari; Paura di non saper cosa accadrà da domani. 17 maggio 2023 nessuna vittima per fortuna, ma una sola consapevolezza: gli argini non hanno retto ma la comunità, per fortuna, quella sì. Viviamo in un territorio tutto da ricostruire e ripensare nella speranza che quanto accaduto possa rimanere soltanto un brutto ricordo. Questo presepio vuole essere un segno di questa speranza per tutti noi e per la nostra comunità: una comunità che si è riscoperta solidale. Abbiamo sperimentato il buon cuore di tante persone che si sono rimboccate le maniche per prestare aiuto: vicini di casa, amici, parenti … persone che si sono messe in gioco per starci accanto. Come ci ricorda papa Francesco: Nessuno si salva da solo! Il desiderio e l’impegno è di vivere come fratelli e sorelle che costruiscono ponti, non muri e barriere: la fraternità e la comunità sono il grande dono di questo Natale.

Don Gabriele Davalli,
parroco a Vedrana di Budrio

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