Via dell'Osservanza

La Via Crucis cittadina del Venerdì Santo 2022

I testi di quest'anno sono stati scritti dal parroco della comunità greco-cattolica ucraina di Bologna

BOLOGNA – Mettiamo a disposizione il testo della Via Crucis del Venerdì Santo 2022. 

I testi delle meditazioni sono stati scritti da don Mykhaylo Boiko, parroco della comunità greco-cattolica ucraina di Bologna.

Libretto – Via Crucis 2022

PRESENTAZIONE

La Chiesa di Bologna, nei giorni santi del Triduo in cui celebra la Pasqua del suo Signore, condivide l’angoscia di tutti davanti alle notizie della guerra in Ucraina. Non solo ci preoccupa il rischio di un allargamento dello scontro che trascini noi e tutto il mondo in un conflitto devastante, ma ci angoscia la sofferenza di tante persone che subiscono la violenza e l’avidità degli altri.

Nella nostra città c’è una presenza significativa di Ucraini, che vivono soprattutto con i nostri anziani, che condividono la nostra fede cristiana e in tanti anche la stessa comunione cattolica. A loro e al loro parroco don Mykhaylo Boiko, che vivono questi giorni con grande dolore, abbiamo chiesto di aiutarci a comprendere il mistero della croce, attraverso le meditazioni delle stazioni della Via Crucis di quest’anno.

I stazione: Gesù è condannato a morte

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,13-16)

Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la Parasceve della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!». Ma quelli gridarono: «Via! Via! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re?». Risposero i capi dei sacerdoti: «Non abbiamo altro re che Cesare». Allora lo consegnò perché fosse crocifisso.

Gesù! Sei condannato a morte. Sei innocente e vieni accusato ingiustamente. Tuttavia, essendo innocente e sapendo quando, come e dove morirai, hai coraggiosamente accettato il tuo destino. Oggi, l’intero popolo ucraino e i popoli del mondo flagellati dalla guerra sopportano il loro destino difficile e amaro, percorrono la loro Via Crucis, accettando la croce pesante della guerra, delle avversità e delle prove. La solitudine di coloro che hanno perso i loro cari diventa un dolore indescrivibile di cuori solitari. Lacrime amare di grave sofferenza appaiono sugli occhi di molti. Ci sembra di camminare soli su un sentiero di sofferenza. Per noi è difficile, guardiamo al futuro con paura, siamo depressi.

Mio Dio! Accetti la sofferenza disumana per noi. Per il mio peccato prendi sulle spalle una croce pesante. Vuoi che io e tutti noi guardiamo non al futuro, ma ai tuoi occhi pieni di amore. Ci dici col silenzio della tua crocifissione per mezzo della Chiesa: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi solleverò!».

Proposito. Per gratitudine al Signore Gesù, innocentemente condannato a morte, non condannerò mai nessuno.

II stazione: Gesù è caricato della croce

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,16-19)

Allora [Pilato] lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei».

Mio Dio! Hai preso sulle spalle la pesante croce, non ti sei lamentato, non hai condannato, ma, pieno di pazienza, hai accolto umilmente questo calice. Questa croce è il peccato di tutta l’umanità. Chi non ama la croce non può diventare tuo amico, perché la via del cielo è la via della croce. Mi lamento così spesso delle mie croci quotidiane, di un po’ di fatica, della malattia, della debolezza, dimenticando fratelli e sorelle rimasti senza mezzi di sostentamento, ragazzini morti o paralizzati su un campo di battaglia. Queste grandi sofferenze sono come il peso che tu, Signore, hai portato. Ma noi crediamo: dove c’è pazienza, c’è resurrezione.

Gesù! Aiutami ad amare la pazienza, dammi la grazia di accettare sempre con gioia e di sopportare con pazienza tutte le croci che gravano su di me. Insegnami ad essere d’accordo in tutto con la volontà di Dio e a rendermi conto che, soffrendo insieme a te, avrò vita e risurrezione.

Proposito. Accetterò volentieri le mie croci con tutta la pazienza di cui sono capace.

III stazione: Gesù cade per la prima volta

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal libro del profeta Isaia (Is 53, 4-5)

Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori, e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

Gesù! Tu, insanguinato e del tutto impotente, cadi sotto il peso della tua croce. O nostro Gesù! Tieni l’universo nelle tue mani e governi tutto con saggezza. Dai sollievo a miliardi di persone e ora stai cadendo. Ma trovi la forza in te stesso per alzarti e andare avanti. Ognuno di noi cade sotto il peso dei propri peccati: ostilità, orgoglio, invidia, rabbia, ubriachezza, giudizio e molti altri peccati che inesorabilmente ci fanno cadere. Quanto male e quanta sofferenza per la società deriva dal peccato, l’inestinguibile sete di arricchirsi ad ogni costo, la ricerca del potere e della gloria? Come possiamo sollevarci e andare avanti in questa vita difficile? Solo inginocchiandomi potrò ottenere la tua forza vivificante che mi aiuta a deporre i miei fardelli che mi schiacciano.

Illuminami, Signore, dammi il desiderio di ascoltare costantemente la tua santa Parola e guidami alla frequente santa Confessione, affinché io possa pentirmi e, rafforzato dalla santa Comunione, non cada mai più nel male. Riempimi d’amore, perché il vero amore significa vivere non per se stessi ma per gli altri. È fare la tua volontà, non la propria. Si tratta di fidarsi del prossimo, di perdonare con pazienza. È così che dobbiamo mostrare il nostro amore per l’Altissimo, anche quando la vita non è come vorremmo. Questo significa essere sempre d’accordo con la volontà di Dio in ogni cosa.

Proposito. O Gesù, non ti offenderò mai più con un peccato grave. 

IV stazione: Gesù incontra maria, sua madre

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca (2, 34-35)

Simeone parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».

Sulla via della sofferenza, Signore, hai incontrato tua Madre e hai trovato in lei compassione e comprensione. Tua Madre, unita a te da infinito amore, ha sofferto profondamente. Nessuno più di una madre piange per un figlio perduto, chiamato alla guerra, ferito, o perfino ucciso, come per te pianse la Vergine. Molti cuori di madre sono oggi soffocati da un dolore terribile. Forse, come mai prima d’ora, sentiamo il dolore del Cuore immacolato di Maria, nostra madre.

Santa Madre di Dio, cammina con noi su questa Via Crucis, stendi le tue mani sante per asciugare le lacrime dal volto di una madre anziana, guarda gli occhi angosciati di un giovane in guerra, prega con chi si inginocchia e nel pianto supplica dal Signore la pace per l’Ucraina e il mondo intero. Maria, abbiamo tanto bisogno del tuo aiuto mentre imploriamo l’incredibile amore e l’immensa misericordia di Dio. Preghiamo, per la forza e la grazia dello Spirito Santo, che tu possa estendere il tuo santo manto celeste su tutto il nostro popolo che soffre.

Proposito. Amerò di più i miei genitori.

V stazione: Il cireneo aiuta Gesù a portare la croce

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Marco (15,21)

Lo condussero fuori per crocifiggerlo. Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo.

Gesù! Sei crudelmente torturato, una spina affilata entra in profondità nella tua carne. La tua croce è così pesante che non hai più la forza di andare avanti. Il Cireneo ti aiuta. Ma io seguo l’esempio di Simone? Acconsento a sopportare le debolezze degli altri? Aiuto chi ha bisogno del mio aiuto e sostegno?

Signore, spesso non mi accorgo che tante persone oggi hanno bisogno del mio aiuto: i poveri, gli svantaggiati, gli offesi, i deboli, gli affamati, i senzatetto, quelli che incontro ogni giorno. Anch’io come il Cireneo devo cercare di dare una mano e aiutare gli altri.

Proposito. Da oggi farò l’elemosina ai poveri e pregherò per loro.

VI stazione: la veronica asciuga il volto di Gesù

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

 Dal libro del profeta Isaia (Is 53,2-3)

Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

Oh, che grande amore e che coraggio! Veronica non aveva paura dei carnefici e dei loro colpi. Mette se stessa in pericolo e si avvicina a Cristo per asciugargli il volto insanguinato. Per il suo grande atto di carità, sul fazzoletto di Veronica è rimasta l’impronta del volto santissimo di Gesù. Ognuno di noi deve portare questa impronta nel proprio cuore. Oggi mi chiedo: porto questa immagine di Cristo nella mia vita, o mi vergogno di riconoscere Gesù tra i miei amici, o di farmi il segno della Santa Croce? Vado frequentemente alla casa di Dio? Presto qualche servizio volontario per il sostegno materiale, morale o spirituale di chi ha bisogno?

Tu, albero verde! Concedici che ciascuno di noi diventi Veronica, che asciuga il sudore dal tuo volto e dal volto di tutti i feriti a causa della guerra. Che il tuo volto possa splendere sulle nostre icone, perché ogni persona è la tua icona, per essere la nostra porta verso l’eternità.

Proposito. Ripeto spesso: Signore Gesù, dammi un cuore pieno di compassione per i sofferenti.

VII stazione: Gesù cade per la seconda volta

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal libro del profeta Isaia (Is 53,4-5)

Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

Mio Dio! Cadi sotto il peso della croce per la seconda volta. Così mi insegni che, se anche cerco di vivere una vita tranquilla, mi sentirò inquieto in un mondo dove c’è così tanto male e menzogna. Mi insegni che anch’io sentirò il peso della solitudine, del dolore, dell’indecisione, della tentazione. Tuttavia, mi insegni anche che insieme a te posso superare tali ostacoli, andare avanti sempre.

Nonostante il dolore del nostro cuore e le ferite del nostro corpo, dobbiamo imitare il Salvatore e percorrere la via della verità, della giustizia sociale e dell’onestà. Dobbiamo sopportare con grande pazienza per giungere a vedere la risurrezione di Cristo, la risurrezione del nostro popolo e del nostro mondo e il trionfo della verità.

Proposito. Pregherò spesso: Gesù, dammi la forza di fare sempre buone azioni.

VIII stazione:  Gesù consola le donne di gerusalemme

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal  Vangelo secondo Luca (Lc 23,27-31)

Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: ”Cadete su di noi!”, e alle colline: ”Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».

«Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli! Perché se trattano così un albero verde, che ne sarà dell’albero secco?». Con queste parole mi insegni che devo piangere sui miei peccati, che tante volte commetto nella mia vita; che devo riflettere su me stesso, perché so bene che c’è tanto su cui devo lavorare.

Colui che ha guarito i malati, i lebbrosi e gli indemoniati, ha risuscitato i morti, oggi va al Calvario. E quanto bene mi hai fatto, Signore? Quante benedizioni hai inviato al nostro popolo? E oggi c’è chi ti maledice. Le lacrime scorrono anche dai miei occhi. Perché tu ha fatto tutto questo bene e anch’io devo farlo con te. Non sono più io che vivo, ma il mio Signore Gesù vive in me.

 Proposito. Proverò più dolore per i peccati nel santo mistero del pentimento.

IX stazione: Gesù CADE PER LA TERZA VOLTA

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal libro del profeta Isaia (Is 53,6-7)

Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.

La tua terza caduta sotto la croce mi mostra con quanta determinazione sei andato verso il tuo doloroso traguardo. Alla fine di quel viaggio, hai visto la morte, ma anche la vita eterna. Sapevi che ti aspettava l’angoscia più terribile, ma allo stesso tempo ti guidava anche una grande speranza. L’odio ti circondava, ma il tuo amore ha vinto su tutto. Pieno di riconoscenza, in questo mondo ho lo stesso obiettivo: la vita eterna.

Solo perdonando i miei nemici, nonostante tutto il dolore nel mio cuore, posso alzarmi e camminare. In questo ci hai dato l’esempio, Signore. Tu sei la nostra vita, la nostra speranza e il nostro amore. Seguirò con fermezza le tue orme, verrò a te per unirmi a te, per glorificarti. Ti desidero, Signore!

Proposito. Implorerò sempre di più il perdono per i miei peccati e i peccati del mondo intero.

X stazione: Gesù è SPOGLIATO DELLE VESTI

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal  Vangelo secondo Marco (Mc 15,22-23)

Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso.

Gesù! I tuoi vestiti sono appiccicati alle ferite e vengono strappati senza pietà dal tuo corpo. Hai sopportato questo dolore per i peccati della nostra impurità e spudoratezza, che spesso commettiamo guardando film vergognosi, leggendo letteratura maliziosa, partecipando a riunioni oscene, cercando il divertimento in un momento così difficile.

Mio Dio! Aiutaci a fuggire le occasioni dell’impurità, aiuta giovani e anziani a non dissipare le forze cedendo a tentazioni inutili e pericolose. Dacci la forza di esserti sempre vicini, e di confidare in te in ogni cosa. Perché per amore tuo non ci scoraggiamo, ma ricordiamo sempre che, soffrendo con te, saremo resuscitati e glorificati con te. Sii misericordioso con noi, o Signore…

Proposito. Chiederò spesso: Gesù, suscita pensieri puri nel mio cuore.

XI stazione: Gesù è inchiodato sulla croce

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,33-34)

Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».

Maestro! Ti vedo inchiodato alla croce. Nella mia vita spesso mi sono attaccato al denaro, mi sono dato all’ubriachezza, mi sono stordito con la televisione e i vuoti passatempi, quelli che escono dagli schermi e di ogni altro genere. Le cattive inclinazioni mi tengono legato all’albero dell’egoismo. Mio Dio! Sei stato inchiodato alla croce, ma hai ottenuto la risurrezione. Ho bisogno di meditare spesso sulla Tua Via Crucis e di seguirti fino alla fine. E così supererò le mie inclinazioni e gli attaccamenti cattivi. Con il tuo aiuto, raggiungerò la santità.

Gesù! Come il primo ladrone ci lamentiamo e ci disperiamo, ma poi ci pentiamo come l’altro ladrone: Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno. Ricorda la nostra Patria sofferente, guarda gli orrori disumani della guerra, guarda le grida delle vedove e degli orfani. Non so niente, non capisco niente in questo mondo di orrore. Ma Tu vieni a me, aprendo le braccia e il cuore, pronto a riceverci tutti. Solo la tua presenza sarà il nostro paradiso.

Proposito. Supplicherò con fede: Gesù, dammi la forza di seguirti.

XII stazione: Gesù muore in croce

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal  Vangelo secondo Marco (Mc 15,33-37)

Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.

Gesù! Le tue labbra tremanti sussurrano le ultime parole: «È compiuto»! Il tuo sguardo d’addio è pieno di amore e misericordia. Con terribili pene e sofferenze Tu emetti il Tuo Spirito. La terra ha tremato e le tenebre sono scese su tutto il mondo, perché il Figlio di Dio aveva compiuto l’opera di redenzione del mondo peccatore. Nella sofferente terra ucraina e in troppi luoghi del mondo si piangono centinaia e migliaia di morti in nome della verità, della giustizia e dell’amore del prossimo. Sembra che tutta la natura sprofondi nel lutto del dolore umano.

Il sacrificio in nome dell’amore per gli altri è anche sacrificio sulla croce. Perciò il Cielo è aperto, e da lì gli occhi del Padre ci guardano tutti, pieni di amore, compassione e misericordia. Quegli occhi che hanno guardato oggi il sacrificio di Cristo sulla croce, guardano la terra d’Ucraina cosparsa di sangue, guardano ovunque è versato sangue innocente. Il paradiso è aperto! Le lacrime scorrono dagli occhi di mio Padre. Dio piange… Piange guardando nel cuore delle persone che hanno perso i loro cari. Piange mentre guarda le persone il cui cuore è pieno di malizia, falsità e terribile crudeltà. Dio piange…

 Proposito. Chiederò a Dio: aiutami a morire nella tua santa grazia.

 XIII stazione: Gesù è deposto dalla croce

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal  Vangelo secondo Marco (Mc 15,42-46)

Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce.

Il tuo corpo, Signore, è stato rimosso dalla croce. È così straziato che non ha più una forma umana. Molte persone, in attesa di un miracolo, tornano a casa deluse, perché pochi credevano. Ti sei sminuito per assumere la forma di un servitore. Sembra che le nostre vite stiano diventando senza speranza. Lasciamo cadere le braccia, perdiamo gli ultimi barlumi di gioia, perdiamo la nostra pace e camminiamo nella nostra vita come frustrati.

Ti sei fatto uomo e hai accettato la morte. Ti sei donato completamente a noi. Il tuo santo corpo riposava tra le braccia della Beata Vergine. Oggi, seguendo il tuo esempio, mettiamo i nostri corpi sofferenti e le nostre anime malate nelle braccia della Madonna, in lei – piena dell’amore e dell’abbraccio della grazia di Dio – troviamo l’ultima gioia, nelle sue sante lacrime sentiamo l’ultima e giusta ispirazione, il sostegno e la consolazione di Dio.

Proposito. Cercherò con tutto il cuore di amare la Madre di Dio come mia Madre.

XIV stazione: Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro

  1. Ti adoriamo Cristo, e ti benediciamo
  2. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27,59-61)

Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e l’altra Maria.

Gesù! Nel cuore della notte, il tuo corpo viene portato in un giardino per essere deposto in una tomba. La tua morte è stata triste e mi è estremamente cara. Perché attraverso la tua morte e sepoltura è venuta la risurrezione. I miei occhi sono pieni di lacrime calde, di pietà e di amore, perché la tua risurrezione mi ha dato gioia e speranza per il futuro, vita eterna e beata nel tuo Regno dei cieli. La tua risurrezione, Signore, è gioia, speranza, pace, luce e vittoria del bene sul male, che prima o poi incontreremo sul cammino di questa vita. Prima o poi tutto finirà, perché ogni male ha un limite. E nel futuro mi aspetti, tu che mi abbracci nella comunione eterna con te.

Grazie per tutto quello che hai fatto per me e per tutti, grazie per la tua morte sulla croce, che ha redento l’intero genere umano. Grazie, Signore, per avermi aperto la strada per una vita eterna e gioiosa. Tutto passerà in questa vita, ma Tu sei lo stesso ieri, oggi e per sempre. Sei sempre al mio fianco. Tu sei Colui che illumina la mia vita. Ringraziamo Dio per tutto e sempre, accettando tutto ciò che ci dona, anche quando le circostanze sembrano senza speranza e il nostro cuore è pieno di dolore. Rendiamo grazie e ricordiamo sempre che Dio è Amore e l’amore non può essere mai fonte di male. Perciò tutto quello che il Signore ci manda o che permette nella nostra vita è buono e utile per noi, anche se a volte è sgradevole e a volte terribilmente difficile. In tali momenti di disperazione non penseremo mai che Dio ci abbia abbandonati… Egli soffre con noi! Quindi grazie a Dio per tutto, e soprattutto per il fatto che non ci lascerai mai!

Proposito. Voglio stare sempre con te, mio Salvatore.

Conclusione

PREGHIAMO: Ascolta, o Padre, il grido del tuo Figlio che per stabilire la nuova ed eterna alleanza si è fatto obbediente fino alla morte di croce. Fa’ che abbiamo sempre presente il grande insegnamento della sua passione per partecipare alla gloria della risurrezione. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Qui la fotogallery a cura di Antonio Minnicelli ed Elisa Bragaglia

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