«Non si capisce Bologna se non si viene all’Interporto». Lo ha detto il cardinale Zuppi intervenendo all’assemblea diocesana della Caritas che ha avuto eccezionalmente luogo proprio nel distretto della logistica bolognese.
Occasione tra l’altro per benedire lo sportello del centro di ascolto, aperto proprio da Caritas all’interno di Interporto, per accogliere orientare le persone, intervenendo con azioni di aiuto quando necessario.
Il prefabbricato in cui avrà sede il punto Caritas arriverà il prossimo 28 novembre. Intanto è stato tagliato simbolicamente il nastro presenti i sindaci di Bentivoglio e San Giorgio di Piano, Erika Ferranti e Paolo Crescimbeni, l’assessore Luisa Carpani del comune di Argelato e Sergio Lo Giudice capo di gabinetto della Città metropolitana.
Il Centro di ascolto diocesano Caritas si trova all’ingresso dell’Hub logistico e si rivolge a persone che vivono in condizioni di povertà e che ancora non hanno trovato accoglienza e ascolto nella comunità parrocchiale: ci sarà un continuo dialogo con i centri di ascolto parrocchiali, vicariali o delle zone pastorali.
Il direttore di Interporto, Marco Spinedi, ha espresso gratitudine alla Caritas per la decisione di aprire questo nuovo servizio a supporto dei lavoratori. «All’interno di Interporto lavorano oltre 6mila persone e non sempre le condizioni economiche sono ottimali; per cui sapere di poter contare su un servizio concreto sarà certamente di aiuto per diverse persone».
Oltre allo sportello d’ascolto all’Interporto, Caritas pensa anche al problema abitativo dei lavoratori in difficoltà, non solo del polo logistico ma anche del vicino Centergross, grazie alla riqualificazione di un edificio dell’Opera Bargellini.
Sarà una «casa d’accoglienza – annuncia don Matteo Prosperini, direttore di Caritas – rivolta ai giovani lavoratori che non trovano alloggio. Il lavoro non basta più oggi, il tema casa è drammatico. E’ il bisogno dei bisogni».
«L’apertura del centro d’ascolto Caritas – detto Alessandro Alberani – si inserisce nel progetto di logistica etica, che mette le persone al centro ed ha già visto la partenza di altri servizi dedicati ai lavoratori: il centro sportivo e il centro medico. E che farà un ulteriore passo avanti con una ‘school’ dedicata alla sicurezza nei luoghi di lavoro» .
(Immagini video di Antonio Minnicelli)