BOLOGNA – Sarà domenica prossima, 26 gennaio, la Prima Giornata della Parola di Dio. Istituita da papa Francesco con la Lettera apostolica «Aperuit illis» dello scorso settembre ha l’obiettivo di «ravvivare la responsabilità che i credenti hanno nella conoscenza della Sacra Scrittura».
La Giornata ha anche un valore ecumenico cadendo sempre nella III Domenica del Tempo Ordinario dell’Anno liturgico, in prossimità della Giornata di dialogo tra Ebrei e cattolici e della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Nelle celebrazioni domenicali, magari accompagnate da gesti particolarmente significativi, vuol essere l’occasione per evidenziare la centralità della Scrittura nella vita del cristiano e della Chiesa.
«La Bibbia – scrive il Papa nel suo documento – non può essere solo patrimonio di alcuni e tanto meno una raccolta di libri per pochi privilegiati. Spesso, si verificano tendenze che cercano di monopolizzare il testo sacro relegandolo ad alcuni circoli o a gruppi prescelti. Non può essere così. La Bibbia è il libro del popolo del Signore che nel suo ascolto passa dalla dispersione e dalla divisione all’unità. La Parola di Dio unisce i credenti e li rende un solo popolo».
In questa pagina le proposte dell’Ufficio liturgico diocesano