Insieme all'Arcivescovo

La due giorni dei preti giovani a Rimini

L'iniziativa si è svolta nelle giornate di martedì 18 e mercoledì 19

RIMINI – Gli scorsi martedì 18 e mercoledì 19 si è svolto il ritiro, guidato dal Cardinale, insieme ai preti diocesani ordinati da meno di vent’anni

Un  clima di amicizia e di fraternità ha caratterizzato la «due giorni» che abbiamo appena vissuto con i preti ordinati negli ultimi 20 anni. È stata, pur nella sua brevità, un momento molto importante per la formazione dei preti più giovani.

Anche se la modalità di questo momento, organizzata da molti anni nei giorni dopo la Pasqua, è cambiata negli ultimi anni, la motivazione è rimasta quella originaria: un momento di fraternità insieme all’Arcivescovo per condividere la fede, per rafforzare il vincolo della fraternità presbiterale e per riposarsi dopo i giorni intensi pasquali.

Tre sono stati i momenti importanti di queste giornate. Il primo è stato l’incontro dei preti con l’Arcivescovo nella mattinata di martedì 18 aprile in cui si è dato spazio alla condivisione delle proprie esperienze soprattutto legate alle iniziative pastorali di quaresima e del Triduo pasquale. Sono emerse alcune proposte fatte in alcune parrocchie che hanno avuto un riscontro positivo. Nel dialogo e nelle riflessioni sono state condivise anche le difficoltà che le comunità parrocchiali oggi devono sostenere nell’annuncio del vangelo soprattutto ai giovani.

Si è constatato l’esigenza di accompagnare le persone, giovani o adulti, che chiedono di approfondire la propria fede. Questo non è un compito solo dei presbiteri ma deve sentirsi coinvolta l’intera comunità. Accompagnare le persone significa partire dalla situazione in cui si trovano che spesso sono fragili e complicate ma che, non per questo, devono scoraggiare ad un percorso di vita cristiana. Occorre mettere in atto modalità nuove e creative che necessitano risorse sia umane che economiche per colmare una lacuna che si è sempre più resa evidente nelle parrocchie nella pastorale giovanile con la riduzione dei giovani cappellani.

Nel pomeriggio siamo stati accompagnati alla scoperta delle radici cristiane della città di Rimini e la sua ricca storia, attraverso alcuni luoghi significativi: il duomo, chiamato anche Tempio Malatestiano, la chiesa di San Domenico e il ponte di Tiberio. Nella mattinata di mercoledì 19 aprile si è svolta la visita alla comunità di Montetauro. Il fondatore, don Lanfranco Bellavista, ci ha illustrato la nascita e lo sviluppo di questa comunità che ha due punti di riferimento: l’attenzione ai piccoli e ai disabili, ispirata da don Oreste Benzi, anch’egli riminese, e l’attenzione alla preghiera e alla Scrittura legata a don Giuseppe Dossetti. Si è respirato un’aria «evangelica» sia durante l’incontro sia durante il pranzo fraternamente condiviso con i fratelli, le sorelle, gli ospiti e i volontari che ogni giorno pregano e lavorano su queste colline riminesi. La ricchezza di questi due giorni trascorsi insieme è un tesoro che ha arricchito non solo chi ha partecipato ma sicuramente avrà un effetto più ampio nel nostro presbiterio.

don Pietro Giuseppe Scotti

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