1-4 dicembre 2022

La visita alla Zona Pastorale Barca: il programma

Una visita attesa, per continuare, con più decisione, il cammino di comunione

BOLOGNA – Nell’imminenza della visita del card. Zuppi, pubblichiamo la presentazione del moderatore di zona e il programma completo.

Sono passati quasi tre anni da quando, ormai pronti a ricevere la visita pastorale del Vescovo Matteo alla nostra zona, dovemmo annullare tutto perché la nostra vita (e quella di tantissime altre persone) stava per essere stravolta dalla pandemia. Ora a tre anni di distanza siamo di nuovo pronti e desiderosi di accogliere il vescovo per condividere con lui il cammino fatto dalle nostre comunità.

Sono andato a cercare ciò che avevo scritto per il settimanale diocesano in preparazione a quell’appuntamento (forse con la speranza di poter copiare un po’…..): molte cose non sono più attuali, ma una espressione ha attirato la mia attenzione: “Con poche certezze e tante domande”. Il riferimento era alla partenza dell’itinerario della zona pastorale: eravamo davanti a qualcosa di nuovo, a cui eravamo chiamati a dare un volto, ma, appunto, avevamo tante domande. Oggi quelle domande non si sono spente, forse hanno cambiato orizzonte: qualcosa in più sulla Zona Pastorale l’abbiamo capito e abbiamo provato a costruirla insieme, ma le domande sono rimaste e riguardano non solo la zona pastorale ma la vita della chiesa. Sono domande che, forse, hanno ricevuto un impulso decisivo dalla pandemia: come essere una chiesa aperta attenta oggi? Come trasmettere e comunicare il vangelo ai più piccoli, ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie? Come fare intravedere la bellezza di Gesù a chi consideriamo magari lontano? Come essere capaci di ascoltare tutti, o per dirla con le parole del nostro vescovo, come essere capaci di parlare con tutti? Cosa vuol dire essere comunità cristiana oggi?

In mezzo a tutte queste domande, mi sembra si stia facendo strada una certezza: non possiamo pensarci da soli o isolati; abbiamo bisogno, come persone e come parrocchie, di camminare insieme e di puntare in modo deciso sulla comunione, respingendo quella versione un po’ più raffinata dell’individualismo, che è il campanilismo.

In questi anni ogni comunità parrocchiale ha cercato di riprendere il filo della vita pastorale e abbiamo sperimentato l’importanza del camminare insieme, attraverso alcuni momenti particolari che ci hanno dato la possibilità di ritrovarci attorno al centro della nostra fede: penso alle veglie di Pentecoste, alla S. Messa di zona settimanale del giovedì, e anche a quel segno semplice ma da tanti apprezzato che è stata la trasmissione della celebrazione unitaria della messa domenicale durante le settimane del lockdown. Tante persone mi hanno detto quanto sia stato importante per loro vedere in quel momento i preti delle tre parrocchie celebrare insieme l’Eucaristia domenicale.

Anche le Caritas parrocchiali hanno proseguito un itinerario di condivisione, di confronto e di collaborazione per poter essere vicini, in modo sempre più efficace, alle persone in difficoltà delle nostre parrocchie. In questo, siamo stati aiutati dalla presenza preziosa degli operatori di Caritas diocesana che hanno affiancato i volontari delle nostre parrocchie.

Lo scorso anno è stato anche possibile incontrarsi fra catechisti dell’iniziazione Cristiana per condividere qualche tempo di formazione e immaginare un piccolo cammino comune, nel tempo della Quaresima, per i bimbi, in preparazione alla Pasqua.

Mi auguro che la visita del Vescovo Matteo ci aiuti a continuare, con più decisione, questo cammino di comunione, per poter rispondere insieme, alle tante domande che la storia pone alle comunità cristiane.

Don Tommaso Rausa

La zona pastorale Barca

La zona pastorale Barca è composta da tre parrocchie:

  • Beata Vergine Immacolata (12480 abitanti) di cui don Giuseppe Ponzoni è amministratore parrocchiale dal 2020,
  • Cristo Re (10100 abitanti) di cui è parroco dal 2020 don Alessandro Marchesini
  • Sant’Andrea (5019 abitanti) di cui è parroco dal 2013 don Tommaso Rausa, che è anche il moderatore della zona pastorale.

Collaborano con i parroci, 2 officianti, 5 diaconi, 2 lettori, 14 accoliti e numerosi operatori pastorali. Il territorio coincide in gran parte con quello delle zone Barca e Santa Viola del quartiere Borgo Panigale- Reno alla periferia sud ovest della città di Bologna.

Sono tante le opportunità e le sfide che la zona pastorale è chiamata a sostenere: il contesto multiculturale, la presenza di tanti anziani, l’educazione e la crescita dei ragazzi, la conoscenza e la collaborazione con le varie realtà presenti sul territorio.

Approfondimento

All’interno del ricco programma dei quattro giorni in cui si svolgerà la visita pastorale del nostro vescovo Matteo abbiamo voluto ritagliare un momento in cui recarci in visita ad alcuni malati della zona. Come ha scritto papa Francesco nel suo messaggio in occasione della XXX Giornata mondiale del malato celebrata l’11 febbraio di quest’anno “a questo proposito, vorrei ricordare che la vicinanza agli infermi e la loro cura pastorale non è compito solo di alcuni ministri specificamente dedicati; visitare gli infermi è un invito rivolto da Cristo a tutti i suoi discepoli. Quanti malati e quante persone anziane vivono a casa e aspettano una visita! Il ministero della consolazione è compito di ogni battezzato, memore della parola di Gesù: «Ero malato e mi avete visitato» ( Mt 25,36).” Stiamo uscendo da due anni di pandemia, anni in cui, continua ancora il santo Padre, “Come non ricordare i numerosi ammalati che, durante questo tempo di pandemia, hanno vissuto nella solitudine di un reparto di terapia intensiva l’ultimo tratto della loro esistenza, certamente curati da generosi operatori sanitari, ma lontani dagli affetti più cari e dalle persone più importanti della loro vita terrena? Ecco, allora, l’importanza di avere accanto dei testimoni della carità di Dio che, sull’esempio di Gesù, misericordia del Padre, versino sulle ferite dei malati l’olio della consolazione e il vino della speranza.”

Il brano che accompagna la Chiesa Italiana in quest’anno (Marta e Maria) pone come luogo fondamentale dell’incontro la casa, la quotidianità. Per questi motivi abbiamo scelto di recarci in visita nelle case di chi, in mezzo al frastuono della nostra città, spesso nell’indifferenza dei vicini ed anche di noi battezzati, vive, a volte anche in solitudine, la prova giornaliera della sofferenza. Potrebbe rimanere solo un segno, ma confidiamo che da questo momento scaturisca nel cuore di ognuno degli abitanti della nostra zona pastorale, il desiderio e la volontà di farsi prossimo di coloro che vivono queste difficoltà. A volte basterebbe davvero poco: una telefonata, un passaggio veloce per un caffè, anche solo un messaggio che dimostri la nostra vicinanza portando consolazione e fiducia.

Marco Palazzi

Il volantino con il programma (scarica pdf)

 

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