La festa per l’anniversario si è svolta fra la Messa presieduta dal cardinal Zuppi e lo spettacolo «Clown in Ecclesia», nato da un’intuizione di monsignor Goriup
«Questa casa, che è il Seminario, sia sempre più il luogo nel quale camminiamo insieme per ritrovarci in quella diocesanità che coinvolge tutti i Ministeri, affinché tutti i Ministri siano sempre più addentro ad ogni comunità». Così si è espresso il cardinale Matteo Zuppi in un passaggio dell’omelia da lui pronunciata nella cappella del Seminario arcivescovile, domenica scorsa, a novant’anni esatti dall’inaugurazione dell’edificio.
Diversi i sacerdoti presenti e concelebranti a partire dal Rettore e dal Direttore spirituale, rispettivamente monsignor Marco Bonfiglioli e don Ruggero Nuvoli. Molti anche i laici presenti alla liturgia, legati a vario titolo alla vita del Seminario.
«In occasione di questo anniversario – ha proseguito l’Arcivescovo – sentiamo la bellezza, che è tutta umana e spirituale, non soltanto per il passato che ci aiuta a guardare con fiducia al futuro. Non perché dobbiamo o possiamo ripeterlo. O perché dobbiamo vivere guardando con nostalgia al passato o farlo rivivere, ma per essere oggi al servizio della fede aiutando il cammino dei fratelli che si mettono con il loro mistero a edificare la chiesa. Il ricordo ci aiuta anche a noi, oggi, a ravvivare come ci ha chiesto l’Apostolo il dono di Dio che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. E preghiamo per tutti i nostri fratelli che – ha concluso – in questi novant’anni sono stati presso il Seminario. E ringraziamo anche alcuni di coloro che hanno speso tanta intelligenza e passione per aiutare gli altri».
La celebrazione si era aperta con l’indirizzo di saluto del Rettore, monsignor Bonfiglioli, che ha domandato ai presenti di «unirsi nella preghiera comune al Signore, affinché il Seminario possa diventare sempre più un luogo nel quale si semina, ma anche nel quale sia possibile raccogliere i frutti che Dio concede alla Chiesa di Bologna».
Al termine della Messa l’Aula Magna ha ospitato lo spettacolo «Clown in Ecclesia», nato da un’intuizione del compianto monsignor Lino Goriup, diretto e interpretato da Marco e Laura Tibaldi insieme a Carlotta Mandrioli. «L’idea – ha spiegato Marco Tibaldi – era quella di omaggiare i nostri preti bolognesi che, nel corso dei decenni, hanno vissuto e animato il Seminario. Il clown, infatti, rappresenta un po’ l’anima del sacerdote come ebbero modo di dire papa Benedetto XVI e anche monsignor Goriup nel suo libro “Il rischio è bello!”: egli ha un animo tenero, sensibile, e vuole portare la buona notizie e quindi il sorriso a tutti».
Marco Pederzoli
