Solennità dell'Assunta

Non prevalga mai la logica della morte

Le omelie dell'arcivescovo a Boccadirio e Villa Revedin

BOLOGNA – Nella solennità dell’Assunzione di Maria del 15 agosto l’arcivescovo ha presieduto due celebrazioni eucaristiche: una in mattinata al Santuario della Madonna di Boccadirio sull’Appennino bolognese, e la seconda in Seminario nell’ambito della Festa di Ferragosto a Villa Revedin.

«Non prevalga mai la logica di morte, per nessuno, – ha detto l’arcivescovo nell’omelia pronunciata a Villa Revedin il 15 agosto nel pomeriggio – per chi è lasciato in mezzo al mare nell’immensità delle acque e nell’immensità dell’indifferenza. Non prevalga la logica di morte quando l’interesse annulla la persona tanto che la speculazione giustifica rendere privato il bene comune. Sentiamo una sfida l’impegno di tanti per una nuova alleanza che non lasci mai sola nessuna donna, nessuna Maria, nell’interruzione di gravidanza e la aiuti a trovare tutte le soluzioni necessarie e possibili perché togliendo la vita muore, oltre che la vita stessa, sempre anche qualcosa in chi non la accoglie. Non prevalga la logica di morte che calpesta i diritti, per cui chi lavora non è tutelato, è ricattato de facto (“o così o perdi il lavoro!”) perché non ha altre possibilità ed alla fine dei conti è lasciato senza garanzie. Non accontentiamoci mai di guardare i problemi, ma forti dell’amore del Signore affrontiamoli, superiamo le montagne, con fretta, andando incontro agli altri, senza indugio perché pieni di Vangelo».

Le due Messe, celebrate nell’ambito delle misure di distanziamento sanitario, hanno visto la partecipazione di molti fedeli.

«Questa è una casa di preghiera – ha detto invece il cardinale Zuppi nella sua omelia al mattino del 15 agosto a Boccadirio -cioè l’amore spirituale e il dialogo dal cuore al cuore di Dio. Non è fuori dal mondo, anzi esserci ci aiuta a entrare nel mondo perché ci fa sentire uniti a Dio e tra di noi. Essere qui è un balsamo per il nostro spirito ferito dal confronto così duro con le minacce del male. Questa è la vera grazia che tutti riceviamo qui: non essere invulnerabili o autosufficienti, non risolvere tutti, ma sentire l’amore di Dio e di Maria, sua e nostra madre». 

Vedi i testi integrali:

Omelia del cardinale Zuppi nel giorno dell’Assunta a Boccadirio

Omelia del cardinale Zuppi nel giorno dell’Assunta a Villa Revedin

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