L'arcivescovo alla cerimonia di inaugurazione

Nuovo anno giudiziario per il Flaminio

Dati e prospettive del tribunale ecclesiastico interdiocesano

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

BOLOGNA – Non siamo più capaci di sposarci? L’inquietante domanda emerge con forza dalla relazione che il vicario giudiziale del Tribunale interdiocesano Flaminio per le cause matrimoniali, monsignor Massimo Mingardi, ha presentato, riguardo all’attività del Tribunale nel 2019, giovedì scorso in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario.

Monsignor Mingardi infatti ha esaminato i cosiddetti «capi», ovvero «motivi» di nullità, nei quali, ha detto «si conferma e si acuisce» la prevalenza del motivo dell’«incapacità»: cioè appunto di una incapacità di uno dei due soggetti o di entrambi, al momento del matrimonio, di contrarre tale matrimonio, per immaturità affettiva. Maggiori approfondimenti e dati sul settimanale diocesano Bologna Sette.

Qui il Video integrale dell’intervento del Cardinale Matteo Zuppi

 

condividi su