Il sacerdote barnabita è responsabile della missione cattolica

Padre Gianni Scalese è ancora a Kabul

Era stato parroco a San Paolo Maggiore. Padre Scalese invita tutti alla preghiera per l'Afghanistan.

KABUL – Con un messaggio inviatoci ieri (16 agosto) alle 18, padre Gianni Scalese, barnabita, responsabile della missione cattolica in Afghanistan, ci ha informato di essere ancora nella capitale afghana e chiede insistenti preghiere per il destino del paese.

Padre Gianni ha svolto una parte del suo ministero a Bologna, nel Collegio San Luigi e anche come parroco della parrocchia cittadina di San Paolo Maggiore. Il sacerdote che compie 66 anni il 19 agosto, era stato nominato da Papa Francesco superiore della missione cattolica sui iuris dell’Afghanistan, nel novembre 2014 e aveva raggiunto Kabul nel gennaio 2015. La sede della missione cattolica, l’unica presenza cristiana del paese, si trova all’interno del kompound dell’Ambasciata Italiana. I fedeli che frequentavano la missione erano tutti cittadini stranieri, funzionari diplomatici, militari e lavoratori civili. La presenza del luogo di culto cattolico era tollerata nel paese, ma con la stretta proibizione di svolgere attività di evangelizzazione tra gli afghani. Due comunità di religiose fanno parte attualmente della piccola Chiesa cattolica afghana. Data la situazione, si teme per il futuro di questa minuscola presenza cristiana. Il Cardinale Arcivescovo ha inviato con un messaggio a padre Scalese, la solidarietà e la vicinanza della diocesi di Bologna.

Alcuni anni fa, 12PORTE, aveva approfittato di una visita a Bologna per intervistare padre Scalese sulla sua particolare missione a Kabul.

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