Dal 16 al 19 gennaio 2020

Reportage della Visita pastorale alla Zona Saffi-Ravone

Incontri, preghiere e momenti di condivisione con le quattro parrocchie coinvolte

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BOLOGNA – «Sono stati quattro giorni intensi in cui abbiamo espresso energie inaspettate per fare, insieme all’arcivescovo, un cammino di comunione che qui è solo cominciato – racconta don Alessandro Astratti, moderatore della zona Saffi–Ravone, al termine della visita Pastorale». La Zona si colloca all’interno del vicariato Bologna Ravone e unisce quattro parrocchie: San Paolo di Ravone, San Giuseppe Cottolengo, Maria «Regina Mundi» e Santa Maria delle Grazie.

Il cardinale Matteo Zuppi si è intrattenuto nella Zona pastorale da giovedì a domenica. La visita, la prima in città, è iniziata con il mondo della scuola, attraverso un piccolo viaggio nei tre istituti paritari Maestre Pie, Sant’Anna e Maria Ausiliatrice. Il cardinale è stato accolto in un clima di festa da insegnanti e alunni che gli hanno mostrato uno spaccato della loro vita scolastica. La scuola è stata anche al centro di un incontro con i docenti intitolato «Per educare un bambino occorre un intero villaggio». All’appuntamento hanno partecipato anche tanti insegnanti delle scuole pubbliche. «A memoria non ricordo nessun altro incontro simile – racconta la maestra Silvia Fiorenzo – abbiamo riflettuto sull’importanza della comunità per imparare a leggere e trasformare la realtà». Tanti i temi di cui si è discusso: dall’accoglienza alla centralità del ragazzo, dal rapporto con le famiglie alle sfide educative contemporanee.

«Particolarmente toccante e significativa è stata la giornata dedicata al mondo della sofferenza, in particolare la visita all’ospedale Maggiore dove siamo stati accolti con grande affetto – prosegue don Astratti –». Diversi gli appuntamenti dedicati agli anziani . «Nel nostro territorio sono una realtà particolarmente significativa e spesso afflitta dal dramma della solitudine – spiega ancora».

Il cardinale ha visitato il centro diurno «Prezzolini». Aperto oltre 20 anni fa, accoglie anziani con diversi livelli di non autosufficienza e si pone come alternativa al ricovero in istituto. «Sentir parlare dell’importanza e del valore di ciascuno è stato particolarmente commovente – racconta Luciana Mannella che contribuito all’organizzazione dell’incontro».

L’arcivescovo ha incontrato anche i residenti del condominio partecipato di via Bovi Campeggi, otto appartamenti al piano terra completamente accessibili dove, dal 2008 vivono persone con disabilità. Il condominio partecipato, nato dalla collaborazione di Ausl, Asp e Aias, costituisce un’esperienza abitativa innovativa per contrastare l’istituzionalizzazione e promuovere l’autonomia degli adulti con disabilità. La Visita pastorale è stata scandita da tanti momenti di preghiera: dalle celebrazioni eucaristiche del mattino agli incontri con i bambini, i ragazzi, i giovani, i sacerdoti e i diaconi. Venerdì l’arcivescovo ha guidato una «Lectio» sul Vangelo della Samaritana.

La sete di Dio è stata anche al centro della Veglia con i giovani di sabato. La visita si è conclusa con la Messa celebrata nella parrocchia di San Giuseppe Cottolengo. «Siamo pronti per continuare a camminare insieme con la grande energia e lo spirito di condivisione che hanno caratterizzato i tanti incontri e i momenti di preghiera di questa visita – spiega la presidente della Zona pastorale Celeste Pacifico – un cammino in cui continueremo a prestare attenzione alle tante persone che chi vivono situazioni di povertà e isolamento».

Francesca Mozzi

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