A cent'anni dalla morte

Una giornata di studi dedicata a Benedetto XV

L'incontro, proposto dall'Istituto per la Storia della Chiesa bolognese, si svolgerà venerdì 14 alle 16.30 nella Sala «Biagi» al Baraccano

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BOLOGNA – Ad un secolo dalla nascita di Papa Dalla Chiesa l’Istituto per la storia della Chiesa di Bologna propone l’incontro «La guerra come “inutile strage”» venerdì 14 alle 16.30 nella Sala «Biagi» del Baraccano.

Venerdì 14 ottobre alle 16.30 nella Sala «Marco Biagi» del complesso del Baraccano si svolgerà la Giornata di studio «La guerra come “inutile strage”: il percorso di Benedetto XV da Bologna al servizio petrino» organizzato dall’Istituto per la storia della Chiesa di Bologna.

L’iniziativa di questa giornata di studio trae certamente sollecitazione dal centenario della morte di Giacomo Della Chiesa (1854-1922), nominato arcivescovo di Bologna nel dicembre 1907 ed eletto pontefice nel settembre 1914 con il nome di Benedetto XV. Gli studi su si lui hanno avuto un significativo incremento nel corso dell’ultimo decennio nel contesto della preparazione del centenario della Grande Guerra. Alcuni convegni hanno riproposto in termini nuovi e su scala planetaria questioni già abbozzate nel primo dei convegni dedicati a Benedetto XV e la guerra, tenutosi a Spoleto nel 1962 e  intitolato Benedetto XV, i cattolici e la prima guerra mondiale. Si segnalano in particolare due convegni internazionali: «Inutile strage». I cattolici e la Santa Sede nella Prima guerra mondiale, svoltosi a Roma nel 2014 e promosso e organizzato dal Pontificio Comitato di Scienze storiche, in collaborazione con l’Accademia di Ungheria in Roma e la Commission Internationale d’Histoire et d’Étude du Christianisme; Benedictus PP. XV. Papa Giacomo Della Chiesa nel mondo dell’inutile strage, promosso e organizzato dalla Fondazione Giovanni XXIII e tenutosi a Bologna nel 2016.

Sia all’interno di questi convegni che altri studi che qui non è possibile richiamare, sono stati affrontati diversi problemi in larga parte ruotanti attorno al rapporto di questo pontificato con la prima guerra mondiale: il modo di Della Chiesa di porsi di fonte ai cattolicesimi nazionali; le sue relazioni con le diplomazie, gli episcopati e i fedeli dei paesi belligeranti; la sua gestione dell’assistenza alle popolazioni civili e ai

Soldati; il modo in cui affrontò le conseguenze sul piano politico-religioso dei trattati di pace. Sono inoltre emerse anche nuove piste di ricerca sui rapporti tra la S. Sede e paesi sino a ora rimasti ai margini dell’attenzione degli studiosi (dalla Finlandia al Giappone e all’Ucraina), alcuni dei quali investiti, durante e/o subito dopo il conflitto, da guerre civili (dalla rivoluzione messicana alla rivoluzione russa e alla guerra d’indipendenza irlandese).

Rispetto al centenario della Grande Guerra, quello della morte di Della Chiesa, a ridosso del primo, ha avuto un tono minore. In Italia vi è stato comunque un convegno su Benedetto XV e il suo tempo, dal 20 al 22 gennaio 2022, organizzato dall’Università di Genova, città natale del pontefice (devono ancora uscire gli atti).

L’Istituto di Storia della Chiesa di Bologna ha pensato di dedicare a Giacomo Della Chiesa una giornata di studio che non intende presentare i risultati di nuove ricerche ma sottoporre all’attenzione di un più largo pubblico alcuni esiti degli studi degli anni precedenti più strettamente attinenti al suo governo della diocesi di Bologna e al suo porsi rispetto ai temi della guerra e della pace: un tema, quest’ultimo, tornato proprio nel corso di quest’anno ad essere drammaticamente di grande attualità.

La giornata di studio promossa dall’ISCBO La guerra come “inutile strage”: il percorso di Benedetto XV da Bologna al servizio petrino  – che si terrà a Bologna il 14 ottobre nella sala Marco Biagi del complesso del Baraccano, con inizio alle 16,30 – può dunque costituire un’occasione di riflessione, oltre che sul magistero episcopale bolognese di Della Chiesa, anche su alcune dinamiche che hanno segnato molti conflitti contemporanei e che sembrano riproporsi anche nell’attuale guerra tra Russia e Ucraina: la sacralizzazione delle motivazioni della guerra e della violenza; la demonizzazione del nemico, la costruzione di “discorsi di guerra” volti ad ottenere il consenso delle popolazioni al conflitto.

I relatori sono Daniele Menozzi, professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, che ha dedicato numerosi studi al rapporto tra Chiesa e guerra e alla sacralizzazione della violenza (Chiesa, pace e guerra nel Novecento. Verso una desacralizzazione dei conflitti, Il Mulino 2008; Crociata. Storia di un’ideologia dalla Rivoluzione francese a Bergoglio, Carocci 2021); Giovanni Turbanti, studioso di storia del cattolicesimo contemporaneo  che sta attualmente coordinando un ciclo di incontri su La Chiesa tra violenza e non violenza nel Novecento presso la SFT (Scuola di Formazione Teologica) della FTER(Facoltà teologica dell’Emilia Romagna); Maria Paiano, docente dell’Università di Firenze, che si è occupata della nazionalizzazione del culto cattolico in età contemporanea e ha dedicato un approfondimento specifico alla preghiera durante la Grande Guerra (La preghiera e la Grande Guerra. Benedetto XV e la nazionalizzazione del culto, Pacini 2017). L’incontro sarà coordinato dal prof. Lorenzo Paolini, che ha insegnato Storia medievale e Storia della Chiesa medievale all’Università di Bologna.

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