Appuntamento quotidiano con il mondo esterno

Una radio «amica» dei detenuti

È previsto l’intervento settimanale dell’arcivescovo Zuppi e di rappresentanti del mondo islamico

BOLOGNA – «Grazie alla cara vecchia radio, un programma per il carcere e non solo!». Si presenta così la rubrica radiofonica «quasi quotidiana» (dal lunedì al venerdì) che si rivolge anzitutto alle persone detenute nella Casa circondariale «Rocco D’Amato» (Dozza).

Liberi dentro – Eduradio, mezz’ora per riprendere i contatti e i progetti che sono stati pazientemente costruiti lungo gli anni e improvvisamente interrotti a causa della “distanza sociale” imposta dalla pandemia.

È dal 23 febbraio che volontari, insegnanti e assistenti spirituali non possono accedere all’istituto. Di qui l’idea di chiedere aiuto alla radio per riaprire un canale di comunicazione. La scintilla è stata accesa da p. Ignazio De Francesco e M. Caterina Bombarda grazie a una lettera aperta inviata alle istituzioni il 10 marzo scorso, ed è diventata fiamma grazie alla collaborazione dei volontari AVoC e Poggeschi per il carcere, insegnanti del CPIA, garanti comunale e regionale, membri della Cappellania. Comunicare, insegnare e incoraggiare gli obiettivi.

È previsto l’intervento settimanale dell’arcivescovo Matteo Zuppi e di rappresentanti di fede del mondo islamico, tra cui il presidente UCOII Yassine Lafram.

Nel suo primo intervento, il vescovo Matteo ha richiamato l’esperienza comune del male che «in queste settimane si chiama virus. … Abbiamo fatto una grande fatica a capirlo. Un professore diceva una cosa, un politico un’altra, magari per convenienza. … All’inizio sembrava qualcosa che riguardasse solo alcuni. L’abbiamo guardato da lontano, come spettatori. Poi ci siamo detti che riguardava solo gli anziani o una certa categoria di persone, o una zona geografica».

Marcello Mattè

Il servizio completo su Bologna 7 di domenica prossima

 

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