Festa di S. Clelia

1.        Cari fratelli e sorelle, la pagina del Vangelo ci fa penetrare nel cuore di Gesù. Ci fa conoscere come Egli pregava.

            E' una preghiera di «benedizione», cioè di lode del Padre, di gratitudine, di stupore di fronte alla sua opera. Quale opera riempie il cuore di Gesù di tutti questi sentimenti? Ascoltate: «hai tenute nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli». Le “cose” di cui parla Gesù è quel Mistero che per secoli è stato nascosto alle generazioni passate, ed ora è stato svelato. Ma a chi? A chi davanti al mondo è importante, ricco? No: «ai piccoli». Ed il Mistero rivelato riguarda la vita intima di Dio, la ricchezza della sua misericordia, la persona di Gesù ed il senso della sua opera.

            «Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te». Non cerchiamo spiegazioni a questa scelta preferenziale. E' così, perché a Dio è piaciuto così.

            E noi vediamo che anche oggi piace così al Padre. Quante volte, durante le Visite Pastorali, incontrando i bambini del catechismo, anche i più piccoli, ho pensato dentro di me: “ma come è possibile che questi bambini conoscano già le risposte alle più difficili questioni della vita, attorno alle quali hanno faticato, e con scarsi risultati, i più grandi geni dell'umanità?” E non potevo che concludere: “perché così è piaciuto a Te”.

            Cari amici, S. Clelia – di cui stiamo celebrando la solenne Memoria – ha vissuto precisamente quanto Gesù dice nel Vangelo. Le sono stati rivelati, a lei “piccola”, i segreti divini. Al Padre è piaciuto di farle il dono sublime di rivelarle il suo volto, il suo amore, la sua opera di salvezza.

            Una cosa mi ha sempre colpito nella vicenda terrena di Clelia.

            La sua vita, assai breve, si svolge in un contesto storico di grave turbamento, non solo politico. Ormai era pienamente in atto quella lotta culturale contro la proposta evangelica, iniziata nel secolo precedente. Dentro questo contesto, il b. Pio IX convocherà anche un Concilio Ecumenico.          

            “Dalla notte più oscura sorgono le più grandi figure di profeti e di santi. Ma la corrente della vita mistica che forgia le anime resta in gran parte invisibile. Alcune anime delle quali nessun libro di storia fa menzione, hanno un'influenza determinante nei tornanti decisivi della storia” [E. Stein]. Solo nella vita eterna sapremo quale influenza ha esercitato Clelia nella Chiesa, nel mondo, anche se era conosciuta solo in questo piccolo paese de Le Budrie. La storia, alla fine, la storia che rimane, la fanno i santi.

            Questa sera noi con Gesù vogliamo dire: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenute nascoste queste cose ai sapienti e gli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli».

2.        I “piccoli” che sanno di essere stati privilegiati non per altro che per la loro piccolezza, restano come “marchiati” da questa esperienza. Essi stessi hanno una predilezione per i “piccoli”, i poveri, coloro che non esistono davanti al mondo.

            Clelia si inserisce nell'umile vita del suo popolo, della sua parrocchia e donerà in eredità alle sue figlie questo grande carisma. Esse nella scuola dell'infanzia, nella vicinanza a chi soffre testimoniano quotidianamente quella predilezione del Padre, della quale parla il Vangelo.

            Ecco, fratelli e sorelle: la nostra vera grandezza è quella che splende agli occhi di Dio. Ogni altra è nulla, anche se spesso fa tanta confusione. Chi ama nella verità, rimane in eterno.

 

13/07/2014
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