Messaggio in occasione della Dedicazione della Cattedrale

È un grande dispiacere per me non essere presente alla celebrazione della Dedicazione della nostra cattedrale. Poi, come spesso avviene, l’assenza mi fa comprendere l’importanza dei doni che ho. È la casa che raccoglie e significa la nostra storia, fisicamente e spiritualmente, cuore della nostra comunione, legame prezioso, consolante, delicato e fortissimo perché dono dello Spirito, più potente del nostro peccato e dei limiti personali.

Ringrazio Dio per la nostra Chiesa di Bologna, nella sua dimensione verticale, quella che ci ha preceduto sulla terra e in realtà ci precede ancora in cielo e in quella orizzontale, delle nostre persone, tutte e delle nostre comunità, tutte. Non stanchiamoci di visitare e ricordare nella preghiera i nostri fratelli nella malattia, chi magari per tanti motivi si è isolato o sperimenta amarezza e difficoltà. Ricordiamo quelli che sono in missione e che portiamo nel cuore, specialmente chi vive nel Medio Oriente, in questi giorni incendiato da tanta violenza.

Al Sinodo stiamo parlando dell’esercizio dell’autorità nella Chiesa, di quell’indispensabile, penso, rapporto tra primato, collegialità nell’ordine e sinodalità. Credo che il ministero di ognuno troverà valore e riscoprirà la sua importanza nella passione missionaria e nella costruzione della Familia Dei, nostra madre e nostra casa. Aiutiamoci a vivere in un tempo di tanto individualismo, idolatria che deforma la persona, tempo di paure e di preoccupante ferocia tra le persone, di guerra che sembra prevalere su tutti gli auspici di dialogo e di pace, tanto che si parla più di riarmo che di alleanze. È un tempo di tanta sofferenza, solitudine e fragilità, di poche visioni e di persone ridotte a cose, di apocalissi personali e universali. È proprio in questo tempo che possiamo comunicare il Vangelo di Cristo, costruire case dove tanti possano vedere la sua presenza come i due discepoli di Emmaus e sentire di nuovo ardere il cuore nel petto.

Ringrazio tanto il Signore di avere questa casa, che sento mia, indispensabile “corpo” che mi fa capire in modo fisico il senso del mio servizio e della mia vita, Madre nostra e di tanti che protegge con il suo manto di misericordia. In unione di cuori ringrazio Dio per voi e con voi.

Cattedrale di San Pietro - Bologna
19/10/2023
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