Ringraziamenti alla Beatificazione di Don Giovanni Fornasini

Eminenza,

Con commozione, a nome della Chiesa di Bologna, di tutte le città e i paesi che la compongono e in particolare quelli della montagna, tra questi le comunità di Pianaccio, Porretta, Sperticano, Marzabotto e Monte Sole, a nome della sua famiglia, le chiedo di ringraziare di tutto cuore Papa Francesco per la grazia che è la beatificazione di uno dei nostri figli, don Giovanni Fornasini, martire. Debole ci aiuta a capire la vera forza, possibile a tutti; malato ci ricorda che la guarigione è sentire l’amore di Dio e curare il prossimo; prete ci invita a pensarci insieme alle comunità, accoglienti e attenti a cercare le pecore affidate, come fece lui, consapevole del rischio, fino alle ultime, quelle che avrebbe dovuto solo benedire ma che non volle comunque fossero lasciate sole. Nella facile tiepidezza e nella paura, don Giovanni ci trasmette, senza lezioni e paternalismi, entusiasmo e passione.

Tutti in realtà viviamo la condizione umana di insicurezza universale, vertiginosa, e siamo alla ricerca di un equilibrio che, scriveva Madeleine Delbrêl, è come quello della bicicletta: “Non può stare su senza girare, non può tenersi se non in movimento, se non in uno slancio, in uno slancio di carità”. Ecco la santità semplice e pacifica che oggi ci comunica Fornasini, accogliente, generoso, dolce e mite in tutte le occasioni, come deve essere il cristiano, ma anche forte e resistente perché testimone di un Dio che il male lo vuole vincere. Don Giovanni ci insegna nelle pandemie a restare cristiani, cioè umani, attenti alle sofferenze dell’altro, senza aspettare di essere chiamati, andando anche quando non conviene.

Don Giovanni si chiedeva: “Cosa avrebbe fatto Gesù?“. Anche noi ascoltiamo la stessa Parola di Dio e don Giovanni ci aiuta a fare quello che Lui avrebbe fatto o detto, perché “ogni cosa sottratta all’amore è sottratta alla vita”. È proprio vero: è questione di amore, come tutte le cose di Dio. Don Giovanni non si è sottratto all’amore e ci regala oggi tanta vita vera, non pornografica: vita gioiosa perché con un amore di più delle paure, vita più forte della violenza e delle ideologie che la privano di valore. Grazie. Prendiamo noi gli occhiali di Fornasini per vedere la vita con i sentimenti di Gesù, che la accendono tutta perché piena di amore da dare e ricevere. Diventiamo noi benedizione per il prossimo. Prendiamo noi la sua bicicletta per andare in fretta nei tanti luoghi di sofferenza, evidente e nascosta nelle pieghe dei cuori, per portare la consolazione e la speranza di Dio, la medicina del suo amore.

Don Giovanni Fornasini, martire mite e buono, prega per noi e rendici come te artigiani di pace, fratelli tutti.

Bologna, San Petronio
26/09/2021
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